giovedì 21 gennaio 2021

A Capitol Hill...

... è andata davvero così come ce la raccontano?
Altro che "...bivacco di manipoli"... Cosa sarebbe successo in Italia, con scene del genere?

Già ben prima delle elezioni, in una conferenza stampa, un giornalista fece una domanda a Donald Trump:

“Mister President, Lei garantisce che, dopo le elezioni, ci sarà una ordinata transizione verso la nuova Presidenza?”

Trump, come tutti i non-politici poco abituati a rispondere a domande a bruciapelo, trasalì, ebbe un attimo di smarrimento, ma alla fine abbozzò una risposta: “Il probema non si pone, io sarò sicuramente rieletto…”

Mi immagino come avrebbe risposto l'On. Ciriaco De Mita a questa domanda.

Ora, come faceva questo giornalista ad esere così preveggente?
Ah, saperlo…

Una cosa che mi ha stupito è lo scarsissimo numero di Forze di Polizia che presidiavano Capitol Hill.

Ma come, ci sono i giornalisti che prevedono “non ordinate transizioni” e sulla scalinata di Capitol Hill, per quanto ho potuto vedere, c’erano una ventina scarsa di poliziotti?

Negli Stati Uniti? In un Paese dove, se passi con un semaforo giallo e non ti fermi al fischio del pizzardone corri il rischio di finire in galera o con un proiettile in corpo se fai qualche gesto inconsulto?

https://orizzonti-antonello.blogspot.com/2020/06/polizia-americana.html

La Polizia ha sparato solo quando, dopo che i manifestanti avevano invaso il Campidoglio e fatto i loro comodi, sono arrivati precisi ordini dall’alto, oserei pensare.

Come è noto immediatamente prima delle elezioni si è avuto il movimento “Black Lives matter”, visti gli episodi di “mano pesante”, definiamoli così, della Polizia con alcuni afroamericani.

Ovviamente la colpa di tutto, secondo i Tiggi e giornaloni europei venne data all’odiato Trump, non so se per ignoranza o per dolo ideologico, dato che, negli S.U., la Polizia è alle dirette dipendenze della Contea, e l’F.B.I. non ha mansioni di ordine pubblico, come da noi la Polizia di Stato, ma persegue solo ed esclusivamente i reati “federali”, vale a dire quelli che interessano l’intera Nazione.
E le Contee sono gelosissime delle prerogative della loro Polizia.

Senza addentrarmi adesso in quello che è il maggior problema degli S.U. vale a dire quello razziale, che è a tutt’oggi irrisolto, nonostante quello che Hollywood ci vuole far pensare, ricordo che nelle settimane nelle quali questi fatti si videro alla TV la Polizia statunitense venne in ogni modo criminalizzata: autorevoli esponenti parlarono di disarmo, di riduzione drastica dei fondi per la Polizia e quant’altro.
Solo Trump osò spendere qualche parola in sua difesa.

E se quindi l’episodio di Capitol Hill, deprecabilissimo, ovviamente, fosse invece da vedere come un “avvertimento” lanciato dalla Polizia americana alla nuova Presidenza?
“Guarda che cosa succede quando noi siamo inefficienti. Sei sicuro di voler fare quello che hai detto in campagna elettorale? Meno fondi, disarno?…Statev’accuort’… ne siete proprio sicuri?”

“Negli Stati uniti c’è già stata una Guerra Civile, speriamo non ce ne sia un’altra…” mi ha detto un Amico americano al telefono, giorni fa.

Speriamo di no, ovviamente, ma i gesti apotropaici del caso sono d'obbligo.

Immagini tratte dalla Rete, che sarnno immediatamente rimosse su richiesta dell'avente diritto.

 

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