Grazie all’attività di mio Padre, che negli anni ’60 lavorava in un posto torrido, e che per le vacanze voleva ovviamente andare in un posto freddissimo, e non a casa, luogo ancora più torrido, ho avuto modo, sin da ragazzo, di vedere nazioni e popoli diversissimi (posso naturalmente dimostrare: ho ancora i passaporti con i visti; e in certe zone dove ho passato mesi e mesi oggi non potresti neppure mettere piede…) per cui mi sono reso conto che queste diversità non possono essere cancellate da firme poste sotto trattati.
Trattati che del resto, come affermava il Cancelliere tedesco Theobald von Bethmann-Hollweg il quale, riferendosi alle garanzie sulla neutralità del Belgio, che la Germania violò, invadendo il Paese, null’altro sono se non “chiffons de papier”.
I miei più cari Amici sono Inglesi; personalmente sono, per la cortese volontà dei Soci, tutti britannici, ex-Presidente di un Club londinese; sono stato innumerevoli volte in Inghilterra: e forse proprio per questo mi rendo condo di quanto velleitario sia questo tentativo di mettere insieme Popoli per i quali esiste o solo il bianco o solo il nero, e Popoli dove il bianco e il nero non esistono, perché esistono esclusivamente infinite sfumature di grigio.
E, come tutti i tentativi velleitari, come il comunismo, questa Unione Europea rischia di crollare miseramente.
Fortunatamente, rispetto al passato, la possibilità di fare una guerra “seria” è saldamente in mano americana, per cui noi europei, come le tribù Maori, possiamo oggi solo guardarci in cagnesco, cercando di fare delle smorfie terrificanti e di lanciare strilli quanto più possibile terribili.
Quando a qualcuno venne in mente l’adozione dell’euro, vennero fatte simulazioni in grado di prevedere, con una qualche ragionevole previsone, che cosa sarebbe accaduto?
Qualcuno ha pensato “se facciamo questo succedera questo, se facciamo quest’altro succederà quest’altro?”
I c.d. “economisti” che si basano sulla formulazione di elucubrate teorie matematiche fondate su basi fragilissime (Mercato perfetto... seeeee), e che spesso non tengono in considerazione fattori aleatori o comunque connessi alla irrazionalità del comportamento umano, o comunque imprevedibili “condizioni al contorno” mutevoli nel tempo, o specifiche volontà “sotteranee” ed irriferibili, nel caso dell’euro, cosa hanno fatto?
Quali cantonate hanno preso, visto che, con l’euro, alcune Nazioni si sono, forse ingiustamente, avvantaggiate e altre, forse non del tutto giustamente, impoverite, anziché progredire tutte verso un benessere comune?
E si che solo pochissimo tempo prima si era avuto lo SME, che come noto era andato subito “ a scatafascio”, come si dice a Napoli. C’era il M.E.C., Mercato Comune Europeo? Perché non ci siamo limitati a quello, che era già abbastanza?
Come mai molti con la testa sulle spalle, esattamente come Cassandra, a cui il dio Apollo aveva dato il dono della divinazione ma, visto che dopo il dono non si era come aveva promesso sottomessa alle sue brame per cui il dio la punì facendo in modo che le sue profezie del tutto vere non venissero mai credute, avevano previsto esattamente, sin nei più minuti dettagli, cosa sarebbe successo?
Come Margaret Thatcher, ad esempio. Non bella come Cassandra ma sicuramente provvista della medesima lucida capacità predittiva…
Mi sembra che nell’Unione Europea si sia avuto un nefasto mix di idealisti, personaggi sempre pericolosissimi, come dice Vasilij Grossman in “Vita e destino”, capolavoro della letteratura del ‘900, poco avvezzi a toccare con mano la realtà, cavalcati da squali che, come diceva un famoso Comico genovese (no, non quello: il comico cui alludo si chiamava Gilberto Govi) che dall’Unione Europea e dall’euro hanno avuto “la loro cunveniensa”.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
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