domenica 28 agosto 2016

Auto a idrogeno



Alla fine degli anni ’50 la CIA e il mitico progettista Kelly Johnson sapevano che i sorvoli dell’URSS erano agli sgoccioli e non ci sarebbe voluto molto perché qualche SAM “inchiodasse” un U2 facendogli fare una brutta fine, cosa che accadde il I° maggio 1960.
Per cui la CIA accreditò novantasei milioni di dollari ( del 1957...) sul conto della Lockheed perché studiasse un aeroplano ad idrogeno in grado di sorvolare l’Unione Sovietica come una inintercettabile cometa fiammeggiante.
Dopo aver speso sei milioni di dollari (del ’57...), solo per studiare come produrre e stoccare le quantità di idrogeno necessarie, il progetto si fermò e Kelly Johnson restituì i rimanenti novanta milioni di dollari alla CIA: “Un aereo così non si può fare....”, sentenziò.
Venne invece studiato l’A-12, che poi divenne l’SR-71, un aeroplano che, se costruito oggi, e non sessant’anni fa, sarebbe un miracolo di tecnologia.
Così scrive Ben Rich, successore di Johnson ai mitici Skunk Works, nelle sue memorie, nel capitolo umoristicamente intitola “Blowing up Burbank”, uno dei libri di aviazione più belli che mi sia capitato tra le mani e che consiglio vivamente agli appassionati di leggere. Non mi sembra che sia mai stato tradotto in italiano, però.
Idrogeno per l’autotrazione? Mahhhhh.....

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