Alla fine degli anni ’50 la CIA e il mitico progettista
Kelly Johnson sapevano che i sorvoli dell’URSS erano agli sgoccioli e non ci
sarebbe voluto molto perché qualche SAM “inchiodasse” un U2 facendogli fare una
brutta fine, cosa che accadde il I° maggio 1960.
Per cui la CIA accreditò novantasei milioni di dollari ( del
1957...) sul conto della Lockheed perché studiasse un aeroplano ad idrogeno in
grado di sorvolare l’Unione Sovietica come una inintercettabile cometa
fiammeggiante.
Dopo aver speso sei milioni di dollari (del ’57...), solo per
studiare come produrre e stoccare le quantità di idrogeno necessarie, il
progetto si fermò e Kelly Johnson restituì i rimanenti novanta milioni di
dollari alla CIA: “Un aereo così non si può fare....”, sentenziò.
Venne invece studiato l’A-12, che poi divenne l’SR-71, un
aeroplano che, se costruito oggi, e non sessant’anni fa, sarebbe un miracolo di
tecnologia.
Così scrive Ben Rich, successore di Johnson ai mitici Skunk
Works, nelle sue memorie, nel capitolo umoristicamente intitola “Blowing up
Burbank”, uno dei libri di aviazione più belli che mi sia capitato tra le mani
e che consiglio vivamente agli appassionati di leggere. Non mi sembra che sia
mai stato tradotto in italiano, però.
Idrogeno per l’autotrazione? Mahhhhh.....
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