La svolta animalista dell’ex-Cav è
comprensibilissima. In Italia ci sono (pare: stime de il Giornale) trenta
milioni di persone che convivono con un animale domestico, il che fa dieci
milioni di animali (un animale ogni tre "umani") che, moltiplicati per un euro al giorno (stima prudenziale) per
trecentosessantacinque giorni fa tre virgola sessantacinque miliardi di euro
l’anno. Al Berlusconi “politico”
fanno gola i trenta milioni di voti, al Berlusconi “proprietario di Tv commerciali” fanno gola i cinque o seicento
milioni di euro (cinque/dieci per cento del budget) che le ditte che hanno a
che fare con gli animali possono spendere in pubblicità.
Calcoli molto prudenziali.
Calcoli molto prudenziali.
E al Berlusconi “gay”?
Alcuni anni fa un Amico si recò in barca a vela in una minuscola
isoletta della Grecia con moglie e figli e, appena arrivato, prenotò una camera
in un albergo per stare un po’ più comodo e darsi una lavata seria, dopo alcuni
giorni di mare.
“Meno male” gli
disse l’Albergatrice “che vediamo un
Italiano eterosessuale... sino a qualche
anno fa noi avevamo ancora l’idea dell’"Armata s’agapo" e dell’italiano latin
lover .... se adesso abbiamo prenotazioni dall’Italia sono solo di comitive
gay...”
Quindi, visti i numeri, anche il Berlusconi “gay” di oggi fa un semplice calcolo elettoralistico?
Da neolaureato venni chiamato per un colloquio alla Natca,
nome di fantasia, la più grande fabbrica di computer del mondo. Un Direttore
del personale che sembrava il megadirettore galattico di Fantozzi, capello blu
da senatore americano e orologio con lingotti d’oro al polso, dopo la consueta
apologia encomiastica della Ditta, ci fece presente il catechismo vigente
all’interno della medesima, dove, tra l’altro, veniva specificato che: A) durante
la vita lavorativa ci sarebbe stato imposto di cambiare mansione al massimo ogni
cinque anni, per evitare “ristagni”; B) che a sessant’anni di sicuro, ma meglio
qualche anno prima, tanto ci avrebbe pensato Mamma Natca, saremmo stati così
spremuti da dovercene andare ai giardinetti con i nipotini.
Berlusconi, a quasi ottant’anni, dopo una vita passata in
“Azienda”, in Politica, nelle Procure e nei ...letti, penso sia stato spremuto oltre ogni
limite.
Quanto ne è rimasto?
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