Per quanto mi riguarda, i compiti importanti vengono
personalizzati con valori numerici differenti tra un alunno e l'altro.
La difficoltà è quindi esattamente la medesima ma i
risultati diversi, la possibilità di copiare zero.
Ma, ripeto sino alla nausea, il problema non
è"copiare" o non copiare.
Non affermo affatto che al giorno d’oggi TUTTI (scusate il
maiuscolo) gli studenti siano impreparati, anzi proprio in questi anni ho avuto
modo di avere in Classe intelligenze vivacissime. il problema è che a fronte di studenti del giorno d'oggi impegnati
serissimamente vi è un esorbitante numero di studenti con preparazione carente
(eufemismo) che, comunque, passano alle classi successive.
Trentatré anni fa, quando iniziai la mia carriera di Insegnante,
in una Classe vi erano i voti espressi con tutti i numeri reali dall’uno al
dieci: oggi in una classe ci sono due o tre studenti con votazioni altissime,
il resto è abulia e impreparazione indifferenziata.
E’ questo che voleva chi ha introdotto il 6* fortunatamente scomparso
dalle pagelle ma ancora ben radicato nelle
capocce dei docimologi à la page ?
I Dirigenti scolastici in tutti i modi ci costringono ad
abbassare in maniera indecorosa i livelli di insegnamento e poi i vari Maître à penser, Docenti universitari perlopiù, che campano
benone scrivendo libri o articoli su prestigiose testate, assumono l’aria di
vergini violate alla scoperta che gli alunni copiano?
Il
Ministero si guarda bene dal prendere seri provvedimenti, naturalmente.....tanto,
la colpa é solo ed esclusivamente dei Docenti......
“Professore,
Lei non riesce proprio ad interessarmi.......” mi disse un’Alunna
quattordicenne alla quale tentavo invano di spiegare i primi rudimenti delle
Proiezioni Ortogonali......
Copiare......
ma perché non diciamo che gli Studenti vengono promossi anche senza copiare,
vale a dire con i compiti totalmente sbagliati o addirittura in bianco?
Il
Presidente della Commissione di Maturità lo scorso anno guardava con più
sospetto il sottoscritto che faceva qualche domanda appena fuori dagli schemi
usuali (Mi vuole parlare della Legge Urbanistica del 1942? Benissimo........Che
cosa stava succedendo in Italia in quell’anno? Bohh... la Candidata rispose .....)
rispetto alla scena muta degli Alunni messi di fronte a domande o problemi di
sconcertante facilità.
Purtroppo, note Marche di alimenti per l'infanzia non sono
stati ancora in grado di fornire omogeneizzati alla "Matematica", al
"Latino", all'"Elettrotecnica" così come sono in grado di
fornire quelli al vitello, al pollo, alle verdure, da spedire con un cucchiaino
direttamente nella gola degli studenti.....
Studiare e apprendere sono fatica, noia, frustrazione,
rinuncia...... tutti vocaboli smarriti nella Scuola Italiana di oggi.
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