lunedì 16 dicembre 2024

Auto di una volta… e di oggi

Un Amico carrozziere mi raccontò che, negli anni ’50, il padre lavorava in una città del Nord Italia in una carrozzeria che aveva in appalto la produzione dei lamierati di un’auto prodotta da una nota Azienda del settore. L’auto era, secondo gli standard di allora, quasi la top di gamma della Ditta.

“Quando avevano un certo numero di pezzi pronti” mi diceva, “arrivava l’ingegnere collaudatore, che portava con sé due semplici attrezzi:una punta da trapano da 4 millimetri e una da 5. I pezzi venivano montati su una sagoma fornita dalla Ditta e l’ingegnere passava sulle giunzioni dei lamierati il codolo della punta da 4, che doveva scorrere dappetrutto senza intoppi, e poi la punta da 5, che non doveva in nessun punto penetrare nelle giunzioni. Dopodiché i pezzi venivano punzonati e trasportati in fabbrica.”

Ieri, mentre aspettavo che venissero a prendermi, osservavo questa costosa auto, parcheggiata in doppia fila. Se la qualità complessiva di quest’auto, nata per “salvare il Pianeta dal camiamento climatico”, è pari a quella dei lamierati che la compongono, c’è veramente da stare freschi.

Di certo questi lamierati dozzinali non avrebbero mai passato il collaudo dell’ingegnere della “Nota Casa”. Quella di allora, ovviamente.

Le auto hanno fatto passi da gigante da allora in termini di affidabilità, sicurezza, confort, abitabilità: ma che ci vogliano costringere quasi con la forza a pagare 100 quello che vale 20 sfruttando accorte campagne pubblicitarie a livello mondiale beh, no, questo è veramente troppo….

giovedì 7 novembre 2024

Esercito europero? Mahhh…

 

Con l’elezione di Trump alla Casa Bianca tra i sospiri, pianti ed alti lai delle prefiche europee ed europeiste si è sentita una volta di più la richiesta di un esercito europeo.

Il Direttore di una nota rivista di geopolitica di evidenti simpatie slavofile ( et pour cause: uno dei finanziatori era (è?) Gazprom..) ha detto qualche tempo fa, rispondendo ad una precisa domanda: “Esercito europeo? E chi lo comanderebbe? No, meglio lasciare le cose come stanno…” E se lo dice lui…

Il solo pensiero che un esercito europeo possa essere comandato da un Generale francese è cosa che mi fa venire i brividi.

Si parla anche oggi di industria degli armamenti europea.

Ma se i francesi, con la loro franciosa natura, non hanno voluto vendere a Fincantieri i cantieri navali di St. Nazaire, benché chiusi perché in fallimento?

E a tecnologia, come siamo messi?

Le parole che seguono sono state scritte il 9 febbraio 1996 (sic) dal pilota collaudatore militare che per primo volò sull’Eurofighter dopo i collaudatori civili di Alenia. L’industria europea della difesa non ha fatto grandi passi da allora, anzi…

 “…

 Il “Typhoon”, pur essendo un velivolo dal notevole spessore operativo, non contiene in sé elementi tali da poterlo considerare altrettanto innovativo*. Il contenuto tecnologico di questo velivolo è già presente su altri caccia (addirittura già in servizio) sia che si parli di avionica, software dei comandi di volo o materiali, sia che si considerino prestazioni e qualità di volo. Anzi, per certi aspetti il velivolo è addirittura in ritardo: si pensi alle caratteristiche “stealth” e “supercruise” dell’F22 “Raptor”, l’aeroplano con il quale, per forza di cose, si deve paragonare l’EF-2000. “ **

Figuriamoci, lo usiamo oggi dopo trent’anni, ed era obsoleto già allora.

Per non parlare delle eliche della portaerei nuclearefrancese CdG, che sono state ricostruite in un cantiere americano perché quelle francesi si spezzavano con imbarazzante regolarità…

Come disse una volta un Esponente della Sinistra (purtroppo non ricordo chi fosse, ma faccio mie le sue parole) “ è purtroppo questo anti-americanismo a prescindere, che non ci fa avere con gli U.S.A. un rapporto da pari a pari”

 

* Rispetto al Lockheed F-104-G, quando entrò in servizio in Italia nel 1963. N.d.s.

** https://www.starfighters.it/racconti/ Typhoon o Starfighter ? di Fabio Consoli

domenica 29 settembre 2024

Vecchia scuola elementare

https://www.facebook.com/photo?fbid=1054479730018234&set=a.446413127491567

 

Ovviamente, non posso che essere d'accordo: posso fare i nomi di miei compagni di scuola delle elementari (anni ’50…) che, provenienti da famiglie ai limiti della sussustenza, hanno raggiunto mete importanti nella vita. V'è anche però da dire che tutti i valori della società erano più sani, i modelli culturali dei giovani non erano quelli della velina, del calciatore o del "rapper" e, soprattutto, non esisteva ancora quell'egualitarismo deteriore che pretende che "tutti, se adeguatamente sostenuti, possono fare tutto", per cui, se io non raggiungo certi obbiettivi, non è colpa mia ma di chi non mi ha aiutato adeguatamente: come se il sottoscritto, appassionato di musica ma purtroppo "stonato come una campana" avesse voluto a tutti i costi non solo iscriversi ad un Conservatorio musicale per studiare Canto lirico, ma avesse anche preteso di esibirsi alla Scala di Milano.

No, non tutti possono avere le capacità per fare il cardiochirurgo, o progettare aeroplani che volino a Mach 3.
C'è anche da dire che, oggi come ieri, ci sono ragazzi di straordinaria intelligenza, volontà e bravura: una mia ex-alunna, di certo non abbiente, iscritta ad un famoso Politecnico, si mantiene in una costosa Città del Nord dando lezioni di Analisi Matematica ai suoi compagni. Ma oggi, a fronte di queste eccellenze, ovviamente minoranza, vi è una maggioranza a cui viene dato moltissimo per ottenere in cambio molto poco, e qui mi tengo su un registro linguistico politicamente corretto.

E qui ritorniamo all'assunto: un tempo (ben oltre quarant’anni orsono, quando per la prima volta misi piede in un’aula scolastica in qualità di insegnante) si ottenevano, a seconda delle capacità di ciscun alunno, tutti i livelli di apprendimento, dall’1 al 10: oggi esistono solo i valori estremi, che è l'esatto contrario di quello che chi ha voluto questo tipo di Scuola (il cambiamento non è di certo avvenuto per caso) si prefiggeva.

Che poi, al giorno d’oggi, per “concludere con un insuccesso l’anno scolastico” non solo non basti non aver raggiunto i più semplici e basilari elementi di conoscenza delle discipline, ma neppure aver dato fuoco ad un edificio scolastico o aver sparato ad un insegnante, questo è un altro discorso.

Bambini che attraversano il fiume con una carrucola per andare a scuola, provincia di Modena, 1959.
Oggi si va a scuola con il SUV 3000 cc del papà o con il Suvino della mammà; purtroppo, il benessere che abbiamo fortunatamente raggiunto grazie al lavoro di chi ci ha preceduti, non è stato supporto da un parallelo progresso morale.

mercoledì 11 settembre 2024

Ancora una volta Trump…

…si è fatto “fregare”.

Qualche giorno fa un caro Amico italo-americano è venuto a trovarci e ovviamente non ho mancato l’occasione per intervistarlo sulle elezioni presidenziali statunitensi che, mai come in questo caso, sono straordinariamente importanti non solo per gli U.S. ma per il mondo intero.
Ovviamente la mia è una sintesi, spero la più possibile fedele.

“Con Trump la benzina costava la metà” ha iniziato a dirmi “ma l’amministrazione Biden, in ossequio alle teorie ecologiste, ha tagliato drasticamente l’estrazione del petrolio americano, con il risultato che non solo la benzina, ma anche i generi alimentari, il cui prezzo dipende dal petrolio quindi e l’inflazione sono schizzati alle stelle” ha iniziato. “Questo ha fatto si che diversi paesi, tra i quali la Russia, colmassero i vuoti di produzione e l’incremento del prezzo del petrolio ha dato a Putin, assieme alla figuraccia rimediata in Afghanistan, un “tesoretto” con il quale finanziare la guerra in Ucraina.”

“Chi gestisce realmente non solo la campagna elettorale, ma tutta la politica democratica ‘from the basement’, dalla cantina, è Obama, al quale Biden sta cordialmente “antipatico”, visto che nelle elezioni del 2017 gli preferì la Clinton, con i risultati che si videro: ma come far fuori Biden, senza sconfessare del tutto i suoi quattro anni di presidenza?


Obama è una persona molto furba e sfruttò al meglio uno dei difetti di Trump, vale a dire l’impulsività e la sua propensione a “gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

In genere i dibattiti tra i candidati Presidenti avevvenivano ben dopo la “nomination” dei candidati alla Presidenza, quindi immediatamente a ridosso delle votazioni.


Venne invece lanciata l’idea di un dibattito molto prima delle elezioni, addirittura a giugno, e Trump immediatamente abboccò all’amo: Biden fece la figura che fece e quindi, per “motivi di salute”, Biden venne “convinto” a fare un passo indietro dal suo stesso partito.

Fosse rimasto Biden come Candidato, Trump avrebbe vinto a mani basse: adesso le possibilità sono fifty-fifty” ha proseguito.

“ Se poi si aggiunge che Trump èun pessimo oratore, non certo in grado di utilizzare con finezza le argomentazioni verbali di un politico navigato come Obama, in grado di parlare per ore senza dire nulla…”

“..come De Mita! Ti ricordi di De Mita?” ho interloquito, sapendo che il nostro Amico proviene da una cittadina a poche decine di km dalla terra natale del famoso uomo politico democistiano.

“…e certo che mi ricordo!”

(Il nostro Amico si trasferì con la famiglia negli S.U. a metà degli anni ’60, e l’uomo politico in parola era potentissimo anche allora).

“Ah, questi italiani…” ha esclamato la Moglie che stava seguendo i nostri discorsi “nessun popolo al mondo parla così tanto di politica…”

“Trump è stato un ottimo Presidente.” ha affermato“ “Due mesi dopo la sua elezione convocò qualcuno molto vicino a ‘certe alte sfere mediorientali’. Entrò nel salotto dove si doveva tenere la riunione e tirò fuori una piccola fotografia dal taschino dicendo ‘questa è casa sua. Io so dove Lei abita’ disse tendendola al suo interlocutore. Dopodiché dell’ISIS non se ne sentì più parlare. Scomparso Obama, scomparso l’ISIS e le sue teste mozzate”.

“Un altro fatto mi ha scandalizzato e mi ha convinto ancora di più a votare per Trump...” ha proseguito. “In un discorso televisivo ho sentito personalmente Biden pronunciare esattamente queste parole ‘È nostro intendimento evitare l’elezione alla Presidenza di Donald Trump, by any possible mean”. Capisci? By any possible mean! Si può capie che Biden fosse rimbambito e queste parole gli siano scappate di bocca, e non credo che dietro la pallottola destinata a Trump ci sia stato un complotto vero e proprio, ma comunque tutto il fatto mi ha lascia molto perplesso.”

“Ho l’impressione che la plitica americana, come pure quella britannica, abbia negli ultimi quarant’anni subito un cambiamento radicale” mi è venuto da dire “… prima in questi due Paesi, famosi per il loro bipolarismo, le elezioni venivano vinte al centro, con spostamenti elettorali causati da persone non identitariamente collocate che si sentivano libere di spostarsi da una parte o dall’altra: oggi avviene il contrario, con le ali estreme, libertarians da una parte e radicals dall’altra, che condizionano pesantemente le posizioni dei candidati…”

“Si, hai centrato la questione…” ha confermato, devo dire immodestamente con non poca soddisfazione da parte mia “queste ali estreme al giorno d’oggi sono indispensabili non tanto per vincere, quanto per non perdere, e sta qui la loro importanza…”.

“La cultura WOKE sta cancellando la cultura tradizionale americana…” ha proseguito “In particolare l’idea di Obama e del suo gruppo è apertamente quella di “aumentare la pigmentazione della pelle” dei cittadini statunitensi, da qui l’immigrazione incontrollata.

Negli Stati Uniti di oggi non è possibile trattare certi argomenti neppure nei termini di una totale politically correctness: non se ne può parlare per niente, né sui giornali né sulle televisioni.

Se si considera poi che se un ‘diversamente bianco’ va in un supermercato e si appropria di beni per un massimo di 999,99 $ il fatto non viene considerato in molti Stati liberal neppure come un reato ma come un giusto risarcimento per le sofferenze patite in passato, mentre se qualcuno difende la sua proprietà privata oggi corre serissimi rischi di passare la vita in galera, questo dà una precisa idea di come stanno finendo gli Stati Uniti.

Una coppia di nostri cari amici, lui ebreo russo, lei ebrea ucraina, sta pensando seriamente di ritrasferirsi in Israele. ‘Non ci sentiamo più sicuri qui’ mi hanno detto.”

Figuriamoci. Putin e Xi Jinping non dovranno sforzarsi molto: basterà loro, asiaticamante, sedersi sulla riva del fiume e attendere.

domenica 25 agosto 2024

Giallo?



Conosco molto bene un Tizio che da oltre vent'anni di mestiere fa lo skipper di barche di poco più piccole di quella di cui oggi molto si parla. Yacht e catamarani di oltre venti metri, ad esempio. Ad andare in barca a vela, quando aveva sei anni, gli ho insegnato io.

"...man mano che leggo e sento dei Colleghi" mi ha detto, "mi rendo conto che ci sono troppe cose che non tornano in questo affondamento. Che, con un tempo di affondamento relativamente lungo l'equipaggio non sia riuscito a mettere in salvo tutti, mentre praticamente tutto l'equipaggio si è salvato, tranne il povero cuoco, ha dell'incredibile, per una imbarcazione del genere. A meno che qualcuno non ci abbia messo una manina..." e qui mi ha spiegato una serie di fatti tecnici sui quali ovviamente non mi dilungo.

Se si pensa che qualcuno a bordo era sicuramente "attenzionato" da "barbe finte" a cui non era simpatico, che qualcun altro era morto in un incidente stradale pochi giorni fa, che alcune affermazioni dell'equipaggio subito dopo l'incidente sono state inesatte e/o contraddittorie, che al comandante a quanto pare sia stato detto di levarsi di torno nel più breve tempo possibile(*), ci sarebbe da sollevare almeno un sopracciglio.

Due coincidenze fanno un indizio, e due indizi fanno una prova, diceva Agatha Cristhie...

P.S. Da un Tiggì di stamane (26/06/2024) apprendo che il Comandante è indagato. Sono parecchie le cosa che dovrà chiarire...

P.P.S. È necessario sottolineare che il software creato da una delle vittime ha importantissime applicazioni in campo militare ed è proprio per questo che l'HP l'ha pagato a peso d'oro?

* Da un Tiggì serale del 25/08/2024. Il cronista affermava che il Comandante, non essendo sottoposto a vincoli restrittivi della libertà personale, avrebbe potuto legalmente lasciare l'Italia.

venerdì 2 agosto 2024

Il tempio di Apollo

 


Purtroppo, con l’ignoranza che dilaga in questo mondo globalizzato non tutti  conoscono l’iscrizione su uno dei due frontoni del Tempio di Apollo a Delfi, vale a dire “γνῶθι σεαυτόν”, “conosci te stesso”, da non interpretare ovviamente in senso psicanalitico moderno ma con il significato di “sii conscio dei tuoi limiti”, ma ancora meno sono coloro che conoscono l’iscrizione sull’altro frontone, vale a dire  “μηδὲν ἄγαν” «niente di troppo».

Tra cerimonie di inaugurazione che avrebbero fornito al Prof. Dorfles materiale da includere nel suo famoso testo “Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto”, alle ex-campionesse inviperite per non avere più su di sé le luci della ribalta, a giornaliste con la sensibilità di un mamba nero, a tennisti che contestano sistematicamente le decisioni degli arbitri sicuri di essere protetti dalla propria popolarità e sbattono la pallina per terra quando devono servire per far innervosire l’avversario, a gare di nuoto svoltesi in depuratori, a un pubblico che non tifa “per” ma tifa “contro”, queste Olimpiadi il fallimento della nostra Società.

Fortunatamente, ci sono i vincitori, anche se le classifiche non li danno tali: una ragazza diciannovenne contenta perché ha dato in quel momento il suo massimo, anche il suo massimo l’ha fatta arrivare “soltanto” quarta e un distinto signore turco di mezz’età che dà un esempio di come un atleta debba padroneggiare le proprie emozioni.

Sono queste, e solo queste, le cose che si dovrebbero vedere un una Olimpiade.