https://youtu.be/xV8CHlXRKXM
Tutte e tre le religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo, Islam)
impongono prima della preghiera la pulizia personale del corpo, tramite
le abluzioni rituali.
«O veri credenti, quando vi accingete alla preghiera, lavatevi il
viso e le braccia fino ai gomiti; fregatevi la testa e i piedi fino alla
caviglia» impone il Corano. Queste ritualità sono simili alle
abluzioni rituali praticate nell’Ebraismo, ritualità alle quali il
Corano direttamente si ispira, come l’”halal” al “kasherùt”
“ Lavo nell'innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare, O Signore” (Salmi 26.6).
Nel Nuovo Testamento cosa si legge?
MC, 7 “In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni
degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi
discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei
infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino
al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal
mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte
altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e
oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: “Perché i tuoi
discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma
prendono cibo con mani immonde?”. Ed egli rispose loro: “Bene ha
profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi
onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi
rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli
uomini”......etc.”
Non sono un grande frequentatore di S. Messe ma, personalmente, non ho mai sentito questo passo durante la lettura del Vangelo.
Comunque anche nel Cristianesimo esiste l’abluzione rituale, oltre al
Battesimo: il “fedele” all’ingresso nell’edificio religioso
simbolicamente intinge le dita nell’Acquasantiera e fa il Segno della
Croce. Ma, mentre nell’Ebraismo e nell’Islam l’acqua delle abluzioni,
una volta utilizzata deve essere “dispersa”, e non può quindi più essere
riutilizzata, le acquasantiere cristiane, in periodo di epidemie,
rappresentavano la più sicura fonte di infezione. Durante le pestilenze
infatti i “buoni cristiani” andavano in chiesa a pregare e morivano come
mosche, mentre gli ebrei che vivevano assieme a loro non si ammalavano o
si ammalavano in minor misura e questo rappresentò in periodo
medioevale una delle cause della nascita di un violento antisemitismo.
Sono noti i battibecchi avvenuti durante la "peste manzoniana" tra l'Arcivescovo di Milano, che organizzava processioni, novene e funzioni religiose e il Viceré spagnolo, che tentava, invano, di impedirle. Quel periodo come è passato alla Storia? Come il periodo del "malgoverno spagnolo".
La mentalità sessuofobica del Cristianesimo poi fece il resto, con il
risultato che gli scrittori cristiani, tra cui S. Agostino, ci parlano
di “santa sporcizia”: gli acquedotti romani che alimentavano le Terme,
dove i Quiriti, oltre a dedicarsi alle abluzioni corporali, si
rilassavano con compiacenti compagnie (cosa che i libri di storia non ci
dicono…), vennero distrutti non (solo) dai barbari ma anche dai
Cristiani, con il risultato che a Roma l’apporto idrico presente in
epoca imperiale venne superato solo con gli acquedotti del famigerato
Ventennio.
“Ma cosa vorranno mai insegnarci questi Cristiani, che non si néttano
neppure dopo aver fatto i loro bisogni, e che puzzano come caproni…” uno storico arabo delle Crociate ci racconta.
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