domenica 29 novembre 2020

Il gel al posto dell'Acquasanta

https://youtu.be/xV8CHlXRKXM

 Tutte e tre le religioni monoteiste (Ebraismo, Cristianesimo, Islam) impongono prima della preghiera la pulizia personale del corpo, tramite le abluzioni rituali.

«O veri credenti, quando vi accingete alla preghiera, lavatevi il viso e le braccia fino ai gomiti; fregatevi la testa e i piedi fino alla caviglia» impone il Corano. Queste ritualità sono simili alle abluzioni rituali praticate nell’Ebraismo, ritualità alle quali il Corano direttamente si ispira, come l’”halal” al “kasherùt
“ Lavo nell'innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare, O Signore” (Salmi 26.6).

Nel Nuovo Testamento cosa si legge?
MC, 7 “In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?”. Ed egli rispose loro: “Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”......etc.”
Non sono un grande frequentatore di S. Messe ma, personalmente, non ho mai sentito questo passo durante la lettura del Vangelo.

Comunque anche nel Cristianesimo esiste l’abluzione rituale, oltre al Battesimo: il “fedele” all’ingresso nell’edificio religioso simbolicamente intinge le dita nell’Acquasantiera e fa il Segno della Croce. Ma, mentre nell’Ebraismo e nell’Islam l’acqua delle abluzioni, una volta utilizzata deve essere “dispersa”, e non può quindi più essere riutilizzata, le acquasantiere cristiane, in periodo di epidemie, rappresentavano la più sicura fonte di infezione. Durante le pestilenze infatti i “buoni cristiani” andavano in chiesa a pregare e morivano come mosche, mentre gli ebrei che vivevano assieme a loro non si ammalavano o si ammalavano in minor misura e questo rappresentò in periodo medioevale una delle cause della nascita di un violento antisemitismo.
Sono noti i battibecchi avvenuti durante la "peste manzoniana" tra l'Arcivescovo di Milano, che organizzava processioni, novene e funzioni religiose e il Viceré spagnolo, che tentava, invano, di impedirle.  Quel periodo come è passato alla Storia? Come il periodo del "malgoverno spagnolo".

La mentalità sessuofobica del Cristianesimo poi fece il resto, con il risultato che gli scrittori cristiani, tra cui S. Agostino, ci parlano di “santa sporcizia”: gli acquedotti romani che alimentavano le Terme, dove i Quiriti, oltre a dedicarsi alle abluzioni corporali, si rilassavano con compiacenti compagnie (cosa che i libri di storia non ci dicono…), vennero distrutti non (solo) dai barbari ma anche dai Cristiani, con il risultato che a Roma l’apporto idrico presente in epoca imperiale venne superato solo con gli acquedotti del famigerato Ventennio.
“Ma cosa vorranno mai insegnarci questi Cristiani, che non si néttano neppure dopo aver fatto i loro bisogni, e che puzzano come caproni…” uno storico arabo delle Crociate ci racconta.

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