....è sapere di non sapere.
Una mia Conoscente si laureò in Medicina negli ultimissimi
anni ’70, a ventiquattro anni. Per farla laureare le dovettero abbassare il
punteggio, perché la media dei voti del libretto era di 108 per cui, con i 6
punti della tesi sperimentale, arrivava a 114, che per la laurea era
decisamente troppo.
Nel 2001 mi chiese una consulenza per un problema tecnico in cantina e mi resi conto che non aveva buttato né un libro né il più piccolo foglio di appunti dei tempi dell’Università.
Nel 2001 mi chiese una consulenza per un problema tecnico in cantina e mi resi conto che non aveva buttato né un libro né il più piccolo foglio di appunti dei tempi dell’Università.
“Tieni ancora tutte queste carte?” le chiesi.
“Si, ma solo come ricordo perché ci sono affezionata” mi
rispose, “di certo non perché mi servano. Quello che c’è scritto in queste
carte è a livello di stregoneria rispetto alle conoscenze che si hanno adesso.”
Ripeto, questo avveniva nel 2001, appena vent’anni dopo la
sua laurea.
Cioè: la Medicina non è una “scienza esatta”, anche se a noi
tutti piacerebbe moltissimo lo fosse.
E anche le c.d. “scienze esatte”, alla fine, poi tanto
esatte non sono perché (semplifico moltissimo, naturalmente): “In ogni
formalizzazione coerente della matematica che sia sufficientemente potente da
poter assiomatizzare la teoria elementare dei numeri naturali — vale a dire,
sufficientemente potente da definire la struttura dei numeri naturali dotati
delle operazioni di somma e prodotto — è possibile costruire una proposizione
sintatticamente corretta che non può essere né dimostrata né confutata
all'interno dello stesso sistema.” Tutti riconosceranno questo celebre Teorema, che ha cambiato la prospettiva di visione dell'Umanità.
E poi, chi mai avrebbe pensato, prima del XIX° secolo, che ci
potessero essere altre geometrie oltre qualla euclidea, o una meccanica diversa
da quella newtoniana?
Noi tutti siamo abituati a pagare un biglietto, salire su un
aereo e, dopo un certo numero di ore nel massimo comfort, trovarci a
destinazione: se l’aereo ritarda, per una qualsiasi causa, iniziano a partire
le richieste di danni. Fortunatamente per noi Genere Umano, in Medicina molte
cose vanno in questo modo, ma di certo non tutte, anzi: le cose che in Medicina
non si sanno sono incommensurabilmente di più di quelle che invece si
conoscono, perché la Medicina è una Scienza che si fonda su basi
probabilistiche, non deterministiche. Il pensare in maniera diversa non può che
portarci alla ὕβϱις, la più grave delle colpe.
E di questo virus, sostanzialmente, detto con parole chiare,
ancora nessuno ne sa niente, oppure ciò che si sa (probabilmente molto poco,
parere personale del sottoscritto) è talmente riservato, per tutta una serie di
ragioni, da essere noto solo ad un ristrettissimo numero di persone.
Un plauso quindi a chi o in corsia o con una buretta in mano
ha ingaggiato contro di lui una pericolosissima battaglia.
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