Nell’aprile 2013 si svolgono in Italia le Elezioni
politiche.
La
“gioiosa macchina da guerra 2.0” del
funzionario di partito Bersani ha, come già quella del suo predecessore Occhetto,
le ruote sgonfie.
Nonostante
nel serbatoio della macchina del Centrodestra sia stata versata una cospicua
dose di zucchero, in parte grazie alla mannaia giudiziaria, in parte perché
alcuni eminenti personaggi funzionano da Quinta colonna, in parte perché altri
non riescono a resistere all’afrore di ferormoni promanati da giovani pulzelle,
in parte per stupidità politica intrinseca, il Centrodestra per poco non vince di nuovo le
elezioni.
Il
risultato è quello di far arrivare in parlamento un nutrito pattuglione
grillino, con velleità di liberare i cieli dalle scie chimiche e di dare indistintamente
a tutti gli italiani un reddito di cittadinanza che dia loro la possibilità di
dedicarsi alla creazione di componimenti poetici durante la contemplazione di
un bel tramonto.
Rose rosse per teee…. Pier Luigi Bersani manda mazzi di
rose scarlatte ai grillini, e li titilla con la nomina alla Presidenza di
Senato e Camera dei noti personaggi, ma i grillini rifiutano sdegnosamente l’accoppiamento
e negano l’amplesso.
L’Italia,
grazie alla disgraziata riforma della Costituzione avvenuta con la Riforma del
titolo V° della Costituzione, per cui il Sindaco di un grande Comune e un Presidente
di Regione che si mettano d’accordo possono bloccare l’applicazione di una
qualsiasi legge uscita dal Parlamento, è in una situazione economica pressoché
tragica, la crescita è sottozero e la disoccupazione aumenta. Occorrono urgenti
riforme.
Le Cancellerie straniere cominciano ad innervosirsi: i Pretoriani iniziano ad agire per conto dell’Imperatore.
http://www.huffingtonpost.it/2014/03/24/blog-beppe-grillo-letta-incontro-ambasciatore_n_5020440.html
Visto che i grillini vogliono accuratamente preservare la
loro virginale purezza, l'incarico di formare un «governo di larghe intese» viene
affidato a Enrico Letta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il
24 aprile in quanto «sola prospettiva
possibile, quella cioè di una larga convergenza tra le forze politiche che
possono assicurare al governo la maggioranza in entrambe le camere».
Vale a dire che qualcuno, nelle Cancellerie estere, deve
inghiottire un bel boccalone di materia fecale e cooptare dentro la scialuppa
anche l’odiato ormai ex Cavaliere.
(Non si creda che, nonostante l’abbia votato, mi sdilinquisca
per l’ex Cavaliere: continuo a pensare con la mia testa, si veda quanto ho
scritto in data 11 agosto 2012, ma la lettera la mandai molto prima:
http://orizzonti-antonello.blogspot.it/2012/08/lettera-allon-berlusconi.html)
Il governo Letta ha la stessa spinta propulsiva di un fuoco d’artificio
nella mattinata del I° gennaio mentre la situazione italiana e internazionale
traballa.
Si
prospetta un referendum Brexit. L’uscita della Gran Bretagna dall’E.U., il più
fedele e sicuro alleato degli S.U., farebbe enormemente diminuire a questi
ultimi la possibilità di incidere per interposta persona sullo scenario
europeo, dove Putin si sta facendo sempre più aggressivo: a febbraio inizia a
papparsi la Crimea e il 4 aprile scoppia la guerra del Donbass.
I
Russi offrono alle Nazioni europee lucrosi contratti commerciali: i produttori
di radicchio trevigiano e di Champagne brut millesimé digeriranno molto male le
sanzioni anti-Putin.
Putin,
inoltre, si presenta come Defensor fidei contro l’invasione islamista e,
presumibilmente, investe cifre non esigue in “sponsorizzazioni” di partiti
anti-sistema.
La
Turchia, fondamentale alleato (ex-alleato?) della Nato appare sempre più
instabile e il suo Presidente sempre più levantinamente infido.
La
guerra in Siria e l’Isis impazzano in Medio Oriente.
La
Libia, dove già nel 2012 l’ambasciatore americano è stato ucciso, è diventata
una polveriera.
Dall’intervista al Venerabile Licio Gelli, un nome che è una garanzia:
...........................
Come spiega il caso Renzi, la sua veloce
ascesa, e cosa prevede per il futuro?
Beh, Renzi è un fenomeno parzialmente
italiano, e mi risulta che fra i suoi mentori politici ci siano persone che
vivono a Washington........................
Infatti.... mi risulta che la Centrale operativa
delle barbe finte in Italia sia proprio a Firenze, guarda caso.
Nessun commento:
Posta un commento