http://www.lsblog.it/index.php/interni/4233-riforme-non-fateci-ridere
Nei primi anni ’80 avevo rapporti di conoscenza e soprattutto di lavoro
con un importante esponente locale della DC: non che io fossi un suo
seguace anche perché faceva parte della sinistra “fanfaniana” e io
democristiano non lo sono mai stato (men che meno fanfaniano…) ma
sicuramente era un politico colto, preparato ed onesto (non si poteva
dire di tutti ma ce n’erano, non moltissimi ma ce n’erano).
Professore Universitario di materie specifiche e già titolare in
“giovane” età di Assessorati regionali “di peso”, eletto al Parlamento
nella IXa legislatura del “decisionista” Craxi, fu Relatore di quello
che allora si chiamava “Legge Finanziaria”.
In una conversazione che ebbi con lui, alle mie rimostranze su alcune
leggi approvate dal Parlamento in materia di Istruzione, l’Onorevole in
parola ebbe a dirmi: “No, no, no, per la Scuola spendiamo già troppo, dobbiamo risparmiare (nel 1983 o 84! Figuriamoci oggi….). E poi, purtroppo, le cose non vanno come noi vogliamo che le cose vadano. Le cose vanno come il Sistema ( e sottolineò la parola Sistema), vuole che vadano.”
Ah.
La lezione mi servì molto. Se un importante Deputato al Parlamento,
dotato delle necessarie credenziali politiche e culturali in un’epoca in
cui la politica non era screditata come oggi, credeva cosi fermamente
in Ἀνάγκη, siamo sicuri che questo Parlamento possa fare le Riforme che risolveranno i nostri problemi?
Un Parlamento di nominati come quello odierno?
E che sia di nominati questo sarebbe sicuramente il meno, se oltreché “nominati” fossero anche “preparati”.
Ma un Parlamento di scelti in buon numero solo perché Retegenici, altri
perché provenienti dai caciccati locali, le cui basi elettorali
regionali nulla vogliono che sia cambiato, altri che si trovano lì per
caso e fanno la parte della Vispa Teresa ( vedi ad esempio, in
precedente Legislatura, la soubrette Franca Rame, che ha dato le dimissioni perché “in Senato si lavora troppo…”) o qualche Scienziato più a suo agio con le equazioni differenzali o gli studi genetici, davvero può fare le riforme?
Con Ministeri capitanati da Direttori generali che stanno ai politici
odierni come il Gatto e la Volpe stanno a Pinocchio e che scaldano lo
scranno dai tempi di Fiorentino Sullo e Oronzo Reale?
Capitanati da un boy-scout messo li da Dio solo sa chi (non Napolitano,
secondo me, il quale ha inghiottito il ragazzotto con la stessa buona
grazia con cui, in altri tempi, si inghiottiva l'olio di ricino....)
unicamente per la parlantina sciolta e la faccia di bronzo?
Ma davvero crediamo che questi politici senza le capacità, senza il
carisma e soprattutto senza il Potere (con la P maiuscola) possano fare
le riforme che servono al Paese per non affogare?
Le riforme serie, non la modifica del bicameralismo perfetto o la legge elettorale.
Riforme? Come appunto da titolo, vada avanti Lei, che a me scappa da ridere.
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