domenica 18 gennaio 2015

Festa di matrimonio

Mi scuso se cito ancora qualche fatto personale ma, avendo vissuto la mia famiglia (mio Padre e mia Madre soprattutto) per ventidue anni sulla “Quarta sponda” il problema della convivenza con persone con una differente Weltanschauung si è posto sin dagli anni ’60.....

Questa volta non sono stato testimone diretto del fatto in quanto anche se avessi voluto, non avrei potuto, come si vedrà.

Mio Padre e mia Madre vengono invitati dal Proprietario dell’Impresa di Costruzioni di cui mio Padre è il General Manager, un ricchissimo Libico, persona cosmopolita con appartamenti e relative Rolls-Royces a Roma, Londra, New York, alla festa di matrimonio del figlio.

All’arrivo degli ospiti, rigorosa separazione tra i sessi: gli uomini vengono accolti dal Padrone di casa e inviati in un grande salone da una parte, le donne vengono accolte dalla di lui Moglie e inviate in un grande salone da un’altra: i due sessi durante il “party” non si intersecheranno mai. Nel grande salone delle donne, racconta mia Madre, l’arredamento è costituito  esclusivamente da sontuosi tappeti persiani sui quali sono poggiati enormi vassoi di cous-cous: le Signore Arabe, con il cicaleccio tipico delle donne in queste occasioni e che, dato l’ambiente esclusivamente femminile, hanno deposto il velo e scoperto il viso, sono comodamente sdraiate sui tappeti e, servendosi abilmente della sola mano destra secondo i dettami del galateo arabo (la sinistra non si deve mai usare a tavola, pardon “a tappeto”, serve per le “abluzioni segrete”....)  arrotolano rapidamente le palline di cous-cous e si servono della pietanza.

Sconcerto delle Signore Europee che si guardano perplesse tra loro e vedono già le loro sontuose toilettes macchiate da poco eleganti schizzi di sugo: e mo’ come facciamo?

Ma la Ospite è Donna di Mondo, discende da un'antica Famiglia di Ambasciatori ottomani, per cui conduce le Signore Europee in un salone successivo dove fa bella mostra di sé un tavolo apparecchiato.

All'ingresso nella sala l’attenzione delle Signore Europee viene attratta da due Signore di straordinaria bellezza che al loro ingresso nella sala stavano amichevolmente chiaccherando tra loro: una, capelli e occhi neri mostra le fattezze arabe tipiche, l’altra, capelli biondi e occhi azzurri, rivela una nascita a nord del 50° parallelo.

Mia Madre, non adusa a troppi superlativi, soprattutto nei confronti di altre donne, ancora oggi dice di non aver mai visto nella sua vita due donne più belle.

Le Mogli di mio Fratello” dice la Ospite, “Fatima è egiziana, e Sheila è inglese. Posso presentarvele?

Di queste cose non sono un esperto, per cui mi sorgono spontanee alcune domande: in fatto di matrimoni come potrà avvenire l’integrazione tra le due culture in Europa? Potranno anche gli Europei avere fino a quattro mogli e naturalmente, per una ovvia politically correctness di genere, anche le donne avere un certo numero di mariti? E come la mettiamo con i gay? Anche per loro dovrà valere la regola del matrimonio multi-moglie multi-marito, ovviamente. Qualcuno naturalmente potrebbe affermare che questo in Europa, nella sostanza, se non proprio nella forma, esiste di già dalla notte dei tempi, ma dal punto di vista normativo? Come la mettiamo con la pensione di reversibilità e la trasmissione dei contratti di affitto?

Signora Presidentessa Laura Boldrini, solleciti per cortesia da parte delle Camere un’azione normativa in tal senso......

Nessun commento:

Posta un commento