sabato 3 gennaio 2015

Fatture (commerciali) e gattemorte

http://www.lsblog.it/index.php/esteri/3925-rapimenti-e-riscatti-non-se-ne-puo-piu



Purtroppo la colpa non è solo delle ONG, la colpa è soprattutto della stupidità umana.
Per ventidue anni mio Padre è stato il General Manager di una importante Impresa di Costruzioni nella c.d. “quarta sponda”, “scatolone di sabbia”, etc.
Il Proprietario era un ricchissimo locale, tutto il Management e la mano d’opera specializzata italiana, la manovalanza thailandese. Nessun altro locale oltre al proprietario.
Un bel dì uno dei dipendenti italiani viene raggiunto dalla eccitatissima giovane Moglie, alla quale non sembra vero di trovarsi in un posto del tipo “Il tè nel deserto”.
 L’ambiente è piccolo, le voci girano.
Mio Padre convoca il Dipendente e la di Lui Signora.
“Signora, eviti di dare confidenza ai locali, non vada nel souk da sola e soprattutto non ci vada vestita in questo modo, men che meno con i pantaloni...”
“Lei è un fascista!!!!” lo investe l’Esimia “Lei è un razzista! Lei non capisce niente!!!! Loro sono esattamente come noi!!!! Io sono maggiorenne e lei non mi deve dire cosa posso o non posso fare!!!!!” e seguita per cinque minuti con simili amenità.
“Signora, io quello che le dovevo dire gliel’ ho detto. Faccia quello che crede. Cerchi di non creare e di non avere delle grane.”
Naturalmente, dopo qualche giorno succede quello che doveva succedere.
“Embé?” dirà qualcuno “queste cose anche in Italia succedono tutti i giorni”.
Certamente si, purtroppo, lo so benissimo anche io. Ma la cosa interessante è successa dopo.
Quando la Signora piangente, accompagnata dal maritino, si è recata al posto di Polizia per sporgere denuncia, è stata accolta esattamente con queste parole dal Sergente di guardia:
“Ahh, ti è successo questo? Ed eri vestita così?”
“Siiii....” ammette la Signora tra le lacrime.
“Allora vattene via subito e ringrazia che non ti mettiamo dentro per prostituzione.”
Sic.
Anni fa una spedizione di alpinisti italiani in difficoltà sull’Himalaya venne messa in salvo da un elicottero dell’Aviazione Pakistana, con gravi difficoltà e pericoli, perché gli elicotteri non sono progettati per volare a quelle quote.
Grande fu la sorpresa degli alpinisti fai-da-te nostrani quando l’Aviazione Pakistana recapitò loro una salata fattura. “Ma..... veramente ....... noi credevamo che........”
L’Aviazione Pakistana fece presente che sull’Himalaya non ce li avevano mica mandati loro.
Spero che il Governo Italiano si comporti come l’Aviazione Pakistana, ma ne dubito.
Le due eroine scenderanno biancovestite dall’aereo della Presidenza del Consiglio mano nella mano come le “due Simone” e, con vocine da gattamorta, le loro prime parole saranno “Noi vogliamo tornare in Siria....”

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