venerdì 18 aprile 2014

Sviluppite




Ho visitato il cantiere delle abitazioni popolari in fotografia nel 1977 o’78, da studente di Ingegneria, in quanto uno dei miei Docenti, il Prof. E.M., era uno dei progettisti.

Ricordo che i progettisti facevano capo a tre aree politiche: democristiana, socialista e comunista. Il mio Professore era in quota a quest'ultima.

Inutile dire chi fu allora a volere quel quartiere in quel posto con quel tipo di edilizia di tipo sovietico.

E forse l’estensore dell’articolo è troppo giovane per, o non vuole, ricordarsi quali erano le condizioni di vita in certi quartieri cagliaritani come quello che una volta si chiamava “Su Baroni”. Abitazioni dove oggi non si metterebbero neppure le bestie, per non incorrere nelle denunce di qualche animalista.... Un mio Zio ci abitava, prima che fortunatamente gli venisse assegnato un appartamento ne quartire "C.E.P" nel quale vivere decorosamente con la moglie e i quattrro figli, e potrei ricostruire a memoria la planimetria. La latrina era esterna ed era pure fortunato ad averne una. alcuni tuguri neppure l'avevano. E' una fortuna che di questi tuguri se ne sia persa anche la memoria.

Proprio in quegli anni, '77 o '78, passeggiavo per le strade di Milano con una Amica con la quale nei giorni precedenti ero andato a sciare.
"Vedi quell'attico lassù" mi disse "è di un noto Comico milanese .... (mi disse il nome, naturalmente). Vale più di un miliardo.....".

Un miliardo di allora. Era una tipa che se ne intendeva, il Padre era un grosso commercialista della zona.

Anche in questo caso inutile dire qual'era la parte politica nella quale il "Noto Comico" e la di lui Moglie militavano.

Ma si sa, certe persone di Cultura hanno bisogno di abitazioni confacenti al loro innato buon gusto.......

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