sabato 14 maggio 2022

Una considerazione geo-militare sul conflitto in Ucraina


 

Grande è stata la mia meraviglia quando ho sentito alcuni commentatori e, purtroppo anche qualche Generale più o meno in pensione, discutere sulla guerra in Ucraina senza tener presenti alcune elementari considerazioni geografiche dei luoghi.
In particolare il fatto che tutti i fiumi che scorrono in quella zona, dal Dnester al Volga, per taluni particolari fatti geologici sui quali non mi dilungo, presentano una riva destra alta e scoscesa, mentre la riva sinistra si presenta del tutto pianeggiante. Si tratta certamente di rilevi che noi italiani non definiremmo neppure come modeste colline, ma in un conflitto anche alcune centinaia di metri possono fare una notevole differenza: da quando esiste “l’arte militare” infatti per un esercito risulta particolarmente favorevole combattere un nemico da posizioni sovrastanti, sia che si lancino pietre e frecce sino ad arrivare agli obici semoventi. Vedi le due battaglie combattute, e perse, dagli italiania a Custoza nella Ia (1848) e nella IIIa Guerra di Indipendenza (1866) ad esempio.

Questo fatto venne sfruttato abilmente ai Generali della Wehrmacht nella IIa G.M. ( e talvolta anche sopravvalutato: vedi Prima e Seconda battaglia difensiva sul Don, ad esempio, con risultati tragici per noi italiani) ed ancora più abilmente viene sfruttato oggi dall’Esercito ucraino.

Ovviamente gli ucraini, sapendo di di non poter resistere allo straripante numero dei blindati russi in campo aperto, si sono ritirati su posizioni molto più facilmente difendibili, accuratamente preparate in precedenza, anche se questo ha comportato la perdita di ampie porzioni di territorio perché i carri armati di oggi sono come la cavalleria  medievale: potentissimi in campo aperto, in situazione di netto svantaggio sulle alture, come le prime fasi della  guerra dello Yom Kippur del 1973 e in Libano nel 2006 ampiamente dimostrarono. Che questo fatto non sia conosciuto dai Generali italiani posso capirlo, ma che fosse sconosciuto ai Generali russi mi lascia particolarmente perplesso.

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