venerdì 23 febbraio 2024

L’errore umano

 


 Leggo su un quotidiano, a proposito del crollo di Firenze:

“Dopo un secolo in Italia si viene uccisi allo stesso modo e si sente dire che potrebbe essere per un errore umano. Come se oggi non ci fossero tutti i mezzi tecnologici e organizzativi per prevenire gli errori umani. L’errore umano non esiste, esiste la criminalità omicida dello sfruttamento e dello schiavismo di stato.”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/20/a-firenze-nessuna-fatalita-ne-errore-umano-il-crollo-e-colpa-di-un-sistema-criminale/7451696/

Correva la seconda metà degli anni’80 o giù di lì. Mi chiamò il Direttore tecnico di una grossa Impresa di costruzioni per la quale allora lavoravo, con soddisfazione reciproca, e mi fece più o meno questo discorso: “Senti Antonello, abbiamo preso questo lavoro assieme ad una Impresa del Nord. Loro ci manderanno i “dischetti” (sic...) con i progetti in formato CAD, che tu dovrai elaborare secondo determinate specifiche, e che poi noi gli rimanderemo. Ti devi attrezzare. Te la senti?”

“Ovviamente…” la mia risposta.

Il computer aveva un microprocessore 386, un disco rigido della capacità di 200 Mega (sic) e il plotter era un plotter a penne, la cui precisione ancora rimpiango. Il tutto mi costò allora quanto oggi una Golf GT. Non dico che fosse il primo plotter arrivato in uno studio professionale della mia Città, ma fu sicuramente uno dei primi.


Alcuni Colleghi, intrigati dalla novità, mi chiesero di dar loro alcune dritte per potersi attrezzare in maniera analoga.

“Venite stasera in Studio e vi faccio vedere.”

“Ecco più o meno come funziona..” dissi loro dopo qualche dimostrazione “…ma tenete ben presente una cosa: i progetti fatti con il computer sono una fonte inesauribile di errori, ben più di un progetto fatto con metodi tradizionali; e non sarà lui a sbagliare, sarete voi.”
Lessi chiaramente nelle loro facce quello che passava per le loro teste: “Antonello, sempre il solito esagerato con le sue battute e i suoi paradossi…”

Li rincontrai di nuovo dopo qualche mese: “Beh, come va con il computer?”
“Non ce ne parlare… Avevi ragione. All’inizio abbiamo fatto delle figure di m…”

Il computer ci puo’ sicuramente aiutare, ma se dietro non c’è una testa che pensa rischia di avere effetti controproducenti: e se questa mente non pensa, o pensa male, l’errore umano è sempr in agguato.

Potrei citare decine di esempi accaduti negli ultimi anni ma evito per il raccapriccio che provo al solo pensarli. Eliminare l’errore umano è come raggiungere lo zero assoluto: per quanto calore sottraiamo da un oggetto rimarrà pur sempre una quantità di calore infinita da togliere per raggiungerlo.

giovedì 8 febbraio 2024

Quale delle tre?




Immagini tratte dala Rete, che saranno immediatamente rimosse a richiesta dell’avente diritto.

È cosa di questi giorni l’attacco di Hamas allo Stato di Israele e la conseguente risposta di quest’ultimo.
In questo blog più volte si è parlato di stati islamici e delle esperienze che la mia famiglia vi ha fatto: mi limito a dire che le mie idee, che non esporrò in questa sede, non coincidono minimamente con la vulgata che ne danno  nostri tiggì (e anche quelli di altri paesi…).
Cito soltanto il fatto che quando tutti si aspettavano un attacco massiccio di Hezbollah dal sud del Libano, in particolare i nostri giornalistoni, ad una precisa domanda fattami da qualcuno, mi limitati a replicare che Hezbollah se ne sarebbe stato buono e tranquillo, a parte qualche cannonata tre loro e Israele, come il colpetto che i cavalieri catafratti si davano in periodo medievale prima di un torneo.
Ho i testimoni, posso dimostrare.

Ed è proprio dei/delle giornalistonƏ che voglio parlare….

Purtroppo, come alre volte ho detto, sono stato maledetto da troppa memoria e probabilmente, com il famoso personaggio di Borges, ne morirò.
A proposito di fatti mediorientali ricordo perfettamente un’intervista che una delle tre giornaliste effigiate fece all’Ambasciatore israeliano in Italia.

La Giornalista, fortemente irritata perché le risposte dell’Ambasciatore israeliano non coincidevano con le sue aspettative, alla fine sbottò:

“Ma insomma, Signor Ambasciatore, non riusciamo proprio a convincerla!” (sic).

Notare il pluralia maiestatis.

Seeee… convincere l’Ambasciatore israeliano…
Sul volto dell’Ambasciatore comparve per una frazione di secondo un moto di sorpresa, che si trasformo subito in un sorriso, che penso nascondesse in cuor suo una bella risata: non replicò e si limitò ad allargare le braccia.

Questo per dire in che mani è messa l’informazione italiana.

mercoledì 30 agosto 2023

La Termodinamica non fa sconti

 

https://youtu.be/gXEF3WpZ0LI?si=AZv5d8SLmzYzaSDN

 Il figlio di un amico, laureato in Italia e ingegnere automotive presso una prestigiosa Azienda automobilistica estera, visto che era molto bravo, è stato trasferito dal reparto sviluppo motori termici al Reparto sviluppo "Electric". Gli telefona il padre: "Senti Agenore, devo cambiare l'auto. Mi consigli un'elettrica?" Risposta lapidaria: "Ma papà, neppure per idea.. tu non sai quali problemi presentino le auto elettriche di oggi..." Sic. 
Da ingegnere, laureato nell'ormai lontano 1979, non posso che sottoscrivere ogni singola parola del Collega Castellucci.

domenica 30 luglio 2023

Il PNRR? Ma mi faccia il piacere...

https://news.meteogiornale.it/notiza/alluvioni-di-ottobre-in-sardegna-nel-2008-il-tragico-evento-di-capoterra/

Nel 2008 ci fu in questa zona, che conosco particolarmente bene perché a pochi km da casa mia e dove passo regolarmente per raggiungere il capoluogo, un’alluvione che fece vittime e molti danni.

Ricordo che la mattina molto presto, mentre mi recavo appunto nel capoluogo, vidi il cielo a SW di un colore giallo zolfo: “meglio affrettarsi e non stare per strada..” pensai.
Infatti.
Senza in questo momento cercare le colpe, che del resto sono idenificabilissime (ambientalismo prét-à-porter, che afferma che tutto quanto fa l’uomo è sbaglaito, mentre tutto quello che fa la Natura è sempre giusto, e passaggio delle competenze, e quindi dei soldi, dal Genio Civile ai Comuni) finalmente qualcuno si diede una mossa e pensò che forse era bene darsi da fare per evitare il ripetersi della cosa.


Bene: come detto ci passo davanti quasi tutti i giorni e posso assicurare che sarei contento se i lavori in parola, che provocano gravi disagi per gli automobilisti, perché in parte eseguiti
in una S.S. a due (sic) corsie, che congiunge il Capoluogo con la più grande raffineria del Mediterraneo,  potessero finire nel giro di ulteriori due anni.
Potrei naturalmente documentare il tutto con fotografie.

2008-2023: quanti anni sono passati? Quindici?

E i lavori ancora non sono finiti, come dicevo.

Un mio Collega, da me molto stimato perché già noto dall’Università come persona di grandissime intelligenza e capacità, dopo una brillante carriera in ambito tecnico venne chiamato a responsabilità politiche.

Venne intervistato dal giornale locale.
“Si, noi i progetti li facciamo...” riporto a memoria “... ma poi i colleghi di un altro Assessorato impiegano quattro o cinque anni per dare il loro parere vincolante su questi progetti....”

C’è da rimanere basiti. Ma come? La mano sinistra non sa cosa fa la destra?

Assurdo.
Sarà per la mia viscerale avversione alla U.E. ma francamente io non riesco a ricordare alcun provvedimento emanato da Bruxelles che abbia una qualche base di razionalità.
Spendere 200 miliardi? In tre anni? Ma se nella mia Regione per realizzare un progetto relativamente minuscolo di anni come dimostrato se impiegano venti, di cui quattro o cinque minimo solo per attività di mera burocrazia?
Evidentemente né i politici europei né chi ha stilato il PNRR aveva la benché minima idea di come vanno le cose, in Europa in generale e in Italia in particolare.

A meno che qualcuno non abbia la “sua cunveniensa” da questo modo di agire, come diceva una volta un comico genovese. Non , non è lui.

Ma mi faccia il piacere...

Sarebbe stato estremamente più sensato dire:

“...fate i progetti esecutivi di quello che vi serve e iniziate i lavori. Quando sarete arrivati ad uno Stato di Avanzamento Lavori del 10% interverremo noi a darvi il resto.

Senza contare che questi soldi non sono di certo una regalìa, perché dei 191,5 miliardi di euro del Pnrr italiano, 68,9 miliardi di euro sono sovvenzioni a fondo perduto e altri 122,6 miliardi di euro sono prestiti bisognerà restituirli, e con i relativi interessi.
No, bisognava far dondolare di fronte al nasino del bambino la caramellina brussellese...”Avete visto come siamo buoni e quanti soldi vi stamo dando? Se non riuscite a fare un’autostrada in tre anni è solo colpa vostra...” dopo avere fomentato un burocrazia imponente.

“Oh, ma quanto è umano, Lei...”
diceva Fracchia, la belva umana...

 

I padroni del vapore. Post scriptum

In relazione al post precedente...

https://insideevs.it/news/672036/elon-musk-produzione-elettricita-verde/

E dove lo troviamo tutto il rame necessario per trasportare tutta questa energia?
Il rame oggi è una materia prima preziosissima, perché disponibile in quantità limitate e solo in certe zone del globo, materia prima le cui quotazioni sono segute dagli analisti finanziari con attenzione spasmodica.

Preché è mancata a Catania l’energia elettrica?

https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Joule

Maggiore è l’intensità di corrente che attraversa un conduttore e più si riscalda; più è caldo il conduttore e per così dire, maggiore è la “fatica” (la “resistenza”, che viene misurata in ohm) che l’energia elettrica incontra nell’attraversarlo: maggiore è la resistenza e maggiore dovrà essere la sezione del conduttore e quindi la quantità di materiale che dovrà essere utilizzato.

Se la sezione del conduttore non è adeguata il risultato è questo:

https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2023/07/23/a-catania-manca-lacqua-per-interruzione-energia-elettrica_98b23cf3-95ad-4c0c-9b13-9bb2484d9b4e.html

... tutti i condizionatori accesi a manetta per tutto il giorno...

Io ho visstuto a Catania dal 1963 al 1969, condizionatori in casa non ne avevamo e sono riuscito a sopravvivere ugulamente.

Maggiore produzione di energia elettrica=maggiore consumo di rame= aumento del suo prezzo=meno possibilità per il Terzo Mondo di sviluppo= maggiore emigrazione da quei paesi=problemi inenarrabili...

Fortunatamente, ma spero di non illudermi, mi sembra di intravvvedere l’inizio dello sgretolamento di questa follia pseudo-ecologista che, come tutte le ideologie, di qualsiasi tipo, non può fare altro che fare danni, per le sue evidenti contraddizioni.
Ma, di certo, di danni non ne procura alle tasche dei “padroni del vapore”, naturalmente...

 Immagine tratta dalla Rete, che verrà immediatmante rimossa su richiesta dell'avente diritto.