Peccato che spesso
mettano le prime al servizio dei secondi.”
On. Gaetano Martino, uno dei Padri della
Comunità Europea (V. Conferenza di Messina).
Letto sul blog del sen. Antonio Martino, figlio
dell'on. Gaetano, notoriamente euroscettico.
Il Reichssicherheitshauptamt
Heinrich Himmler era così tanto fissato con la “germanicità” che a volte lo
stesso Adolf Hitler, il quale era invece fissato con la “romanità”, doveva
ricordargli che quando i Germani vivevano in capanne di fango, a Roma già
esistevano i riscaldamenti centralizzati. (Albert Speer, Memorie del Terzo
Reich).
Per cui il Reichssicherheitshauptamt
Himmler trascorreva da diversi anni le vacanze estive nel caldo torrido dell’Italia
del sud, affannandosi a cercare nel Busento la tomba di Alarico, re dei
Visigoti, senza mai, ovviamente, trovare nulla.
Impietosito per tanto affannarsi il Prefetto
Arturo Bocchini (San Giorgio la Montagna, 12 febbraio 1880 – Roma, 20 novembre
1940), Capo della Polizia, chiamò il Direttore del Museo Archeologico.
“Né,
Prufessò” gli disse Bocchini “ che
tenimm’ chessò, qualche spada, qualche elmo, qualcosa accussì, che così facimm’
stu Himmlér fesso e contento, che così ce lo leviamo pure dalle scatole?”
“Certamente
Eccellenza, ne abbiamo casse piene....”
“Allora
scavate n’a buca dint’o Busento e mettetecele dentro assieme a qualche osso di
cavallo, qualche cranio.....Ahh, sapete come sono questi Tedeschi, anche
qualche oggettino d’oro...”
E fu così che Heinrich Himmler “scoprì” nel
Busento la tomba di Alarico.
Il Reichssicherheitshauptamt
fu così contento della “scoperta” da partecipare nell’autunno del 1940 ai
funerali del Prefetto e, sino a quando i nazisti occuparono l’Italia,
nell’anniversario della morte fece depositare da due SS in alta uniforme una
enorme corona d’alloro sulla sua tomba .
Quello che ci manca oggi per trattare con Frau
Merkel è qualche politico che abbia l’intelligenza del Prefetto Bocchini.
Gerarchi
fascisti e nazisti presenti ai funerali di Arturo Bocchini, tenutisi a Roma il
21 novembre 1940. Si riconoscono, da sinistra a destra: Karl Wolff, Reinhard
Heydrich, Adelchi Serena, Heinrich Himmler, Emilio De Bono, Rodolfo Graziani,
Hans Georg von Mackensen.
Nessun commento:
Posta un commento