domenica 30 luglio 2023

Il PNRR? Ma mi faccia il piacere...

https://news.meteogiornale.it/notiza/alluvioni-di-ottobre-in-sardegna-nel-2008-il-tragico-evento-di-capoterra/

Nel 2008 ci fu in questa zona, che conosco particolarmente bene perché a pochi km da casa mia e dove passo regolarmente per raggiungere il capoluogo, un’alluvione che fece vittime e molti danni.

Ricordo che la mattina molto presto, mentre mi recavo appunto nel capoluogo, vidi il cielo a SW di un colore giallo zolfo: “meglio affrettarsi e non stare per strada..” pensai.
Infatti.
Senza in questo momento cercare le colpe, che del resto sono idenificabilissime (ambientalismo prét-à-porter, che afferma che tutto quanto fa l’uomo è sbaglaito, mentre tutto quello che fa la Natura è sempre giusto, e passaggio delle competenze, e quindi dei soldi, dal Genio Civile ai Comuni) finalmente qualcuno si diede una mossa e pensò che forse era bene darsi da fare per evitare il ripetersi della cosa.


Bene: come detto ci passo davanti quasi tutti i giorni e posso assicurare che sarei contento se i lavori in parola, che provocano gravi disagi per gli automobilisti, perché in parte eseguiti
in una S.S. a due (sic) corsie, che congiunge il Capoluogo con la più grande raffineria del Mediterraneo,  potessero finire nel giro di ulteriori due anni.
Potrei naturalmente documentare il tutto con fotografie.

2008-2023: quanti anni sono passati? Quindici?

E i lavori ancora non sono finiti, come dicevo.

Un mio Collega, da me molto stimato perché già noto dall’Università come persona di grandissime intelligenza e capacità, dopo una brillante carriera in ambito tecnico venne chiamato a responsabilità politiche.

Venne intervistato dal giornale locale.
“Si, noi i progetti li facciamo...” riporto a memoria “... ma poi i colleghi di un altro Assessorato impiegano quattro o cinque anni per dare il loro parere vincolante su questi progetti....”

C’è da rimanere basiti. Ma come? La mano sinistra non sa cosa fa la destra?

Assurdo.
Sarà per la mia viscerale avversione alla U.E. ma francamente io non riesco a ricordare alcun provvedimento emanato da Bruxelles che abbia una qualche base di razionalità.
Spendere 200 miliardi? In tre anni? Ma se nella mia Regione per realizzare un progetto relativamente minuscolo di anni come dimostrato se impiegano venti, di cui quattro o cinque minimo solo per attività di mera burocrazia?
Evidentemente né i politici europei né chi ha stilato il PNRR aveva la benché minima idea di come vanno le cose, in Europa in generale e in Italia in particolare.

A meno che qualcuno non abbia la “sua cunveniensa” da questo modo di agire, come diceva una volta un comico genovese. Non , non è lui.

Ma mi faccia il piacere...

Sarebbe stato estremamente più sensato dire:

“...fate i progetti esecutivi di quello che vi serve e iniziate i lavori. Quando sarete arrivati ad uno Stato di Avanzamento Lavori del 10% interverremo noi a darvi il resto.

Senza contare che questi soldi non sono di certo una regalìa, perché dei 191,5 miliardi di euro del Pnrr italiano, 68,9 miliardi di euro sono sovvenzioni a fondo perduto e altri 122,6 miliardi di euro sono prestiti bisognerà restituirli, e con i relativi interessi.
No, bisognava far dondolare di fronte al nasino del bambino la caramellina brussellese...”Avete visto come siamo buoni e quanti soldi vi stamo dando? Se non riuscite a fare un’autostrada in tre anni è solo colpa vostra...” dopo avere fomentato un burocrazia imponente.

“Oh, ma quanto è umano, Lei...”
diceva Fracchia, la belva umana...

 

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