Correva l’anno 1982 ed io, giovane neo-lauteato, collaboravo nello studio di un ProfessorƏ universitariƏ, il/la quale ovviamente, come ogni ProfessorƏ universitariƏ, aveva appigli politici più pesanti delle ancore di un transatlantico.
Autunno, crisi di governo, ci pensa il solito Fanfani, con le dichiarazioni di amore eterno che accompagnano generalmente i governi di coalizione.
Io, anche se feci gli studi in anni caldi, non mi ero mai avvicinato alla politica, perlomeno a quella di cui parla l'ex-Ministro Rino Formica ed ero la Vispa Teresa in questo campo.
Il nuovo Governo non aveva neppure ricevuto la fiducia, anzi i Tiggì avevano appena dato la notizia e il/la ProfessorƏ universitariƏ, mentre richiudevo la porta di ingresso dell’ufficio la mattina dopo, viene verso di me e mi dice:
“Senta, l’Onorevole XY (allora l’uomo politico più potente della mia Regione) ha detto che a primavera ci saranno elezioni anticipate. Mi ha chiesto se gli diamo una mano. Lei è disponibile?” (sic.)
“Ma come…ma non hanno appena fatto il Governo e non hanno appena detto che durerà sino a fine Legislatura?” dico io cadendo dal pero.
“No, no, l’Onorevole XY ha detto che a primavera maci saranno elezioni.”
Non so se qualcuno leggerà queste note: se lo farà vada a vedere se le elezioni ci furono, o no.
Possibile quindi che certi destini siano già segnati, in quale senso a noi non è dato saperlo; ma qualcuno che li conosce perfettamente oggi esiste di certo.
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