Immagini tratte dala Rete, che saranno immediatamente rimosse a richiesta dell’avente diritto.
È cosa di questi giorni l’attacco
di Hamas allo Stato di Israele e la conseguente risposta di quest’ultimo.
In questo blog più volte si è parlato di stati islamici e delle esperienze che
la mia famiglia vi ha fatto: mi limito a dire che le mie idee, che non esporrò
in questa sede, non coincidono minimamente con la vulgata che ne
danno nostri tiggì (e anche quelli di
altri paesi…).
Cito soltanto il fatto che quando tutti si aspettavano un attacco massiccio di
Hezbollah dal sud del Libano, in particolare i nostri giornalistoni, ad una
precisa domanda fattami da qualcuno, mi limitati a replicare che Hezbollah se
ne sarebbe stato buono e tranquillo, a parte qualche cannonata tre loro e
Israele, come il colpetto che i cavalieri catafratti si davano in periodo
medievale prima di un torneo.
Ho i testimoni, posso dimostrare.
Ed è proprio dei/delle giornalistonƏ che voglio parlare….
Purtroppo, come alre volte ho
detto, sono stato maledetto da troppa memoria e probabilmente, com il famoso
personaggio di Borges, ne morirò.
A proposito di fatti mediorientali ricordo perfettamente un’intervista che una
delle tre giornaliste effigiate fece all’Ambasciatore israeliano in Italia.
La Giornalista, fortemente irritata perché le risposte dell’Ambasciatore israeliano non coincidevano con le sue aspettative, alla fine sbottò:
“Ma insomma, Signor Ambasciatore, non riusciamo proprio a convincerla!” (sic).
Notare il pluralia maiestatis.
Seeee… convincere l’Ambasciatore
israeliano…
Sul volto dell’Ambasciatore comparve per una frazione di secondo un moto di
sorpresa, che si trasformo subito in un sorriso, che penso nascondesse in cuor
suo una bella risata: non replicò e si limitò ad allargare le braccia.
Questo per dire in che mani è messa l’informazione italiana.
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