lunedì 23 dicembre 2019

Religioni proselitistiche

 Da un Forum
Originalmente inviato da xxx
ma le case automobilistiche devono per forza sfornare milioni di auto all'anno ?
è come per l'industria (tipo ILVA) , ci lavorano milioni di persone che con lo stipendio ci vivono e diventano consumatori, ma allo stesso tempo producono morti e malattie.
cosa cambierebbe se la produzione mondiale si dimezzasse e la popolazione fosse la metà?
perchè non si parla più di controllo demografico?
nel 1960 ( l'altro giorno ) eravamo 3 mld, inquinavamo perchè eravamo brutti,sporchi e cattivi; adesso con la nuova coscienza ecologica saremmo in paradiso.
.....

Questo bisognerebbe dirlo agli azionisti e soprattutto ai CEO delle Case automobilistiche, pagati decine di milioni di dollari all'anno.
Le due note Case, quella italiana e qualla francese si stanno per sposare, pardon fare una unione civile, ma non di certo perché si sono innamorate l'una dell'altra, penso.

Purtroppo alcune industrie, e quella automobilistica in particolare, sono come certe religioni proselitistiche, delle quali non faccio ovviamente i nomi: il "fatturato" per le case automobilistiche, come il numero dei "veri credenti" per le religioni deve essere sempre in costante ascesa, perché una diminuzione, o anche una "semplice" stagnazione del "fatturato", comporterebbe una marea di problemi, così come ne comporta altrettanti il fatto che le religioni facciano proselitismo o le industrie producano milioni di auto.

Per quanto riguarda la decrescita demografica, questo, in Occidente, è il problema, e non la soluzione. Ad esempio, nella mia Regione, il numero dei diplomati alla Scuola Media inferiore, negli ultimi vent'anni, si è praticamente dimezzato. Non oso pensare cosa succederà tra trent'anni ma, per quanto mi riguarda, come cantava un Gruppo "Beat" della mia gioventù, "Noi non ci saremo"...

Se a questo si aggiunge che le giovani generazioni hanno, generalmente, un potere d'acquisto inferiore a quello dei loro genitori, è facile trarne le conseguenze.

Mia idea personale, che non chiedo affatto che venga condivisa, è quella che "qualcuno" sperasse in tempi brevi un forte aumento della produttività nei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, in maniera da poter permettere a ciascuno dei suoi abitanti l'acquisto di un mezzo di trasporto, speranza che si è rivelata inattuabile.

"Cosa pensa del fatto che la Cina entro pochissimo tempo sostituirà tutto il software statunitense con software Made in China?" è stato chiesto al Prof. Carlo Cottarelli in un'intervista ad un TG di pochissimi giorni fa.
"Uno dei tanti problemi causati da una globalizzazione avvenuta a mio parere troppo in fretta..." la risposta del noto Professore.
Per lo stupore mi si è quasi slogata la mandibola, pensavo di non aver capito bene, ho dovuto chiedere a chi mi stava vicino conferma di queste parole.

Da qui la necessità parossistica della Case automobilistiche di trovare sempre qualcosa di "nuovo" per sostituire il "vecchio".

Preciso naturalmente di non aver nulla contro l'auto in generale, anzi, così come non sono per la "decrescita felice": siamo in piena decrescita, e non è affatto felice, soprattutto per i giovani, a mio parere.

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