mercoledì 23 ottobre 2019

Organizzazione teutonica


“Il viaggio non durò che una ventina di minuti. Poi l’autocarro si è fermato, e si è vista una grande porta, e sopra una scritta vivamente illuminata (il suo ricordo ancora mi percuote nei sogni): ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi. Siamo scesi, ci hanno fatti entrare in una camera vasta e nuda, debolmente riscaldata. Che sete abbiamo! Il debole fruscio dell’acqua nei radiatori ci rende feroci: sono quattro giorni che non beviamo. Eppure c’è un rubinetto: sopra un cartello, che dice che è proibito bere perché l’acqua è inquinata. Sciocchezze, a me pare ovvio che il cartello è una beffa, “essi” sanno che noi moriamo di sete, e ci mettono in una camera e c’è un rubinetto, e Wassertrinken verboten. lo bevo, e incito i compagni a farlo; ma devo sputare, l’acqua è tiepida e dolciastra, ha odore di palude. Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno deve essere cosi, una camera grande e vuota, e noi stanchi di stare in piedi, e c’è un rubinetto che gocciola e l’acqua non si può bere, e noi aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non succede niente e continua a non succedere niente.”
Primo Levi, Se questo è un uomo, Ed. Einaudi (tratto da https://www.istoreco.re.it/tratto-primo-levi-un-uomo/)

Questo succedeva non secoli, ma esattamente 75 anni fa.
Una delle cose che mi hanno stupito della Shoah non è solo la ferocia omicida tedesca, è la perfetta organizzazione germanica nell’escogitare, in pochissimi mesi ( a partire dalla Conferenza del Wannsee, 1942) forme di tortura raffinatissima, come quella descritta in queste poche righe.
Come non dar retta a Giulio Andreotti? “Io sono un grande amico della Germania, a dispetto di quel che dicono di me, così amico da essere contentissimo per il fatto che ce ne siano addirittura due...”
Dopo la riunificazione tedesca, l’Unione Europea non è stata più la stessa.
Atavismo germanico.

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