martedì 17 ottobre 2017

Non ci sono più le mezze stagioni! - 3

 
 

«Panurge sans aultre chose dire jette en pleine mer son mouton criant et bellant. Tous les aultres moutons crians et bellant en pareille intonation commencerent soy jecter et saulter en mer aprés à la file. La foulle estoit à qui premier y saulteroit aprés leur compaignon.»
François Rabelais - Extrait du Quart Livre chapitre VIII

Ma allora, a chi serve questo riscaldamento globale?
A tutti quelli che ci lucrano un sacco di quattrini, ovvio…
Ma occorre fare una piccola premessa.
Da Savonarola in poi (ma sicuramente da molto prima, è sufficiente cercare qualche esempio) il modo per fare business sfruttando la stupidità e l’ignoranza della gente è sempre lo stesso.

Moltissimi anni fa accompagnai alcuni studiosi a rilevare un sito archeologico situato in un luogo impervio, piuttosto difficile da raggiungere per il terreno scosceso e l’intrico della vegetazione.
“Che je fa ffà ‘a ggente ‘a paura de morì......” esclamò uno di questi, mentre ansava per la salita e si toglieva dalla barba pezzetti di foglie e rami...

Il primo passo è quello di creare in maniera surrettizia un “terrore” qualsiasi. Per Savonarola era la paura dell’Inferno, avantieri erano le bombe atomiche, ieri il buco dell’ozono, oggi è il riscaldamento globale o l’amianto, per non parlare poi del nucleare, terrore dei terrori.

Dopodiché, le medesime persone che hanno creato questo terrore si presentano come “Salvatori del Mondo”, affermando che solo dando le cose in mano a loro il mondo potrà trovare la salvezza.
Ma naturalmente questa salvezza non sarà gratis......

Emblematico appunto il caso dell’amianto.

E’ sicuramente vero che la produzione (…la produzione…) dell’amianto, se si considerano le condizioni di lavoro negli anni ’40 e ’50, che definire primitive e precarie è sicuramente riduttivo era estremamente pericolosa: durante la lavorazione si crea una polvere sottilissima che se inalata può causare il mesotelioma.

Il primo lavoro dopo la laurea del grande scrittore Primo Levi, che di mestiere faceva il chimico, fu proprio in una cava che produceva amianto e che ricordò nel suo bellissimo racconto “Nichel” (Il Sistema periodico - Einaudi Editore- pag. 68-9), di cui riporto alcune righe:

“Lo stabilimento era costruito in cascata, lungo il pendio della collina e sotto l’apertura della galleria: in esso il minerale veniva frantumato in un mostruoso frantoio, che il Direttore mi illustrò e mostrò con un entusiasmo quasi infantile: era una campana capovolta, o se vogliamo una corolla di convolvolo, del diametro di quattro metri e di acciaio massiccio…. L’operazione procedeva in un fracasso da apocalissi, in una nube di polvere che si vedeva fin dalla pianura. …. E ci volle assai poco per appurare che scopo ultimo di quel lavoro da ciclopi era strappare alla roccia un misero 2 per cento di amianto che vi era intrappolato… C’era amianto dappertutto, come una neve cenerina: se si lasciava per qualche ora un libro su un tavolo, e poi lo si toglieva, se ne trovava il profilo in negativo; i tetti erano coperti da uno spesso strato di polverino, che nei giorni di pioggia si imbeveva come una spugna, e a un tratto franava violentemente a terra.”

Ma da Ingegnere ho fatto perizie e studi in Comuni della mia Regione dove sino a pochi anni fa l’acqua potabile veniva erogata, quando andava bene, un’ora al giorno e non c’era abitazione che non avesse una riserva d’acqua contenuta, guarda caso, in un recipiente di fibrocemento, vale a dire di cemento-amianto, chiamiamolo con il suo nome.
Non solo, ma nei medesimi Comuni erano in fibrocemento, sino a pochi anni fa, addirittura le condotte di adduzione della medesima acqua potabile e non mi stupirei se ci fossero tratte ancora in piena attività, per non parlare delle coperture dei tetti, ancora al loro posto.
Acqua all’amianto per bere, cucinare e lavarsi. Pastasciutta all’amianto.

Se l’amianto fosse pericoloso come il polonio, come qualcuno ci fa credere, la popolazione della mia Regione si sarebbe dovuta estinguere da tempo, come gli Olmechi o i Toltechi.

Ma provate a liberarvi di una copertura o di un serbatoio in “fibrocemento”: verranno a casa vostra squadre di operai con scafandri e respiratori autonomi, nemmeno dovessero smantellare Chernobyl. L’importo della fattura conseguente sarà però molto simile.

 
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/amianto-martine-aubry-convocata-giudice-844772.html

Vogliono far fuori politicamente la Aubry, la quale evidentemente dà fastidio a qualcuno?
E che argomento cercano? Ma l'amianto, naturalmente, un argomento che è una garanzia di successo.
Comunque, a poche centinaia di metri da dove sto scrivendo adesso, esiste una proprietà statale dove sono presenti ancora centinaia e centinaia di metri quadrati di coperture in amianto, che potrei documentare senza alcuna difficoltà, mi si creda. Alla faccia…

Quindi?
“Che cosa ci inventiamo per mettere a girare un bel po’ di quattrini, una cosa che faccia molta paura ma che non sia dimostrabile in maniera esatta dal punto di vista scientifico” si è messo a pensare qualcuno. “Uhmm…l’ozono no, l’atomo l’abbiamo già sfruttato….. le scie chimiche fanno veramente ridere i polli…eureka! la Teoria del cambiamento climatico dovuto al riscaldamento globale causato dalle emissioni di C02…”

Andiamo a cercare quali sono i paesi più inquinatori e cerchiamoli su Wikipedia, di certo non un sito edonista trumpiano.
Wikipedia su una pagina da una parte afferma questo:


e in un’altra quest’altro




Le emissioni russe sono il 5,6% rispetto al globale o il 17 virgola qualche cosa?

Già, se si cercano su Internet i valori delle emissioni dei singoli Paesi, si trovano discrepanze colossali da punto di vista scientifico, quando poi non del tutto manipolate, come è emerso quando Wikileaks pubblicò le mail di un professore britannico, sfegatato “riscaldista”, che intimava di non pubblicare certi risultati che erano del tutto in contrasto con le sue teorie.

Ma insomma, a chi fa comodo questa storia?
Innanzitutto mi pare evidente sia in corso una sorta di guerra se non proprio “fredda” almeno “freschina” tra Cina e Stati Uniti, con Russia in sottordine, per i motivi per i motivi che a mia personale visione sono esposti in questo articolo:
Continua

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