«Panurge sans aultre chose dire
jette en pleine mer son mouton criant et bellant. Tous les aultres moutons
crians et bellant en pareille intonation commencerent soy jecter et saulter en
mer aprés à la file. La foulle estoit à qui premier y saulteroit aprés leur
compaignon.»
François Rabelais - Extrait du Quart Livre chapitre VIII
Ma allora, a chi serve questo
riscaldamento globale?
A tutti quelli che ci lucrano un sacco
di quattrini, ovvio…
Ma occorre fare una piccola premessa.
Da Savonarola in poi (ma sicuramente da molto prima, è sufficiente cercare
qualche esempio) il modo per fare business sfruttando la stupidità e
l’ignoranza della gente è sempre lo stesso.
Moltissimi anni fa accompagnai alcuni studiosi a rilevare un sito
archeologico situato in un luogo impervio, piuttosto difficile da raggiungere
per il terreno scosceso e l’intrico della vegetazione.
“Che je fa ffà ‘a ggente ‘a paura de morì......” esclamò uno
di questi, mentre ansava per la salita e si toglieva dalla barba pezzetti di
foglie e rami...
Il primo passo è quello di creare in maniera surrettizia un “terrore”
qualsiasi. Per Savonarola era la paura dell’Inferno, avantieri erano le bombe
atomiche, ieri il buco dell’ozono, oggi è il riscaldamento globale o l’amianto,
per non parlare poi del nucleare, terrore dei terrori.
Dopodiché, le medesime persone che hanno creato questo terrore si
presentano come “Salvatori del Mondo”,
affermando che solo dando le cose in mano a loro il mondo potrà trovare la
salvezza.
Ma naturalmente questa salvezza non sarà gratis......
Emblematico appunto il caso dell’amianto.
E’ sicuramente vero che la produzione (…la produzione…) dell’amianto, se si
considerano le condizioni di lavoro negli anni ’40 e ’50, che definire
primitive e precarie è sicuramente riduttivo era estremamente pericolosa:
durante la lavorazione si crea una polvere sottilissima che se inalata può
causare il mesotelioma.
Il primo lavoro dopo la laurea del grande scrittore Primo Levi, che di
mestiere faceva il chimico, fu proprio in una cava che produceva amianto e che
ricordò nel suo bellissimo racconto “Nichel” (Il Sistema periodico - Einaudi
Editore- pag. 68-9), di cui riporto alcune righe:
“Lo stabilimento era
costruito in cascata, lungo il pendio della collina e sotto l’apertura della
galleria: in esso il minerale veniva frantumato in un mostruoso frantoio, che
il Direttore mi illustrò e mostrò con un entusiasmo quasi infantile: era una
campana capovolta, o se vogliamo una corolla di convolvolo, del diametro di
quattro metri e di acciaio massiccio…. L’operazione procedeva in un fracasso da
apocalissi, in una nube di polvere che si vedeva fin dalla pianura. …. E ci
volle assai poco per appurare che scopo ultimo di quel lavoro da ciclopi era
strappare alla roccia un misero 2 per cento di amianto che vi era intrappolato…
C’era amianto dappertutto, come una neve cenerina: se si lasciava per qualche
ora un libro su un tavolo, e poi lo si toglieva, se ne trovava il profilo in
negativo; i tetti erano coperti da uno spesso strato di polverino, che nei
giorni di pioggia si imbeveva come una spugna, e a un tratto franava
violentemente a terra.”
Ma da Ingegnere ho fatto perizie e studi in Comuni della mia Regione dove
sino a pochi anni fa l’acqua potabile veniva erogata, quando andava bene,
un’ora al giorno e non c’era abitazione che non avesse una riserva d’acqua
contenuta, guarda caso, in un recipiente di fibrocemento, vale a dire di
cemento-amianto, chiamiamolo con il suo nome.
Non solo, ma nei medesimi Comuni erano in fibrocemento, sino a pochi anni
fa, addirittura le condotte di adduzione della medesima acqua potabile e non mi
stupirei se ci fossero tratte ancora in piena attività, per non parlare delle
coperture dei tetti, ancora al loro posto.
Acqua all’amianto per bere, cucinare e lavarsi. Pastasciutta all’amianto.
Se l’amianto fosse pericoloso come il polonio, come qualcuno ci fa credere,
la popolazione della mia Regione si sarebbe dovuta estinguere da tempo, come
gli Olmechi o i Toltechi.
Ma provate a liberarvi di una copertura o di un serbatoio in “fibrocemento”:
verranno a casa vostra squadre di operai con scafandri e respiratori autonomi,
nemmeno dovessero smantellare Chernobyl. L’importo della fattura conseguente
sarà però molto simile.
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/amianto-martine-aubry-convocata-giudice-844772.html
Vogliono far fuori politicamente la Aubry, la quale evidentemente dà fastidio a qualcuno?
E che argomento cercano? Ma l'amianto, naturalmente, un argomento che è una garanzia di successo.
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/amianto-martine-aubry-convocata-giudice-844772.html
Vogliono far fuori politicamente la Aubry, la quale evidentemente dà fastidio a qualcuno?
E che argomento cercano? Ma l'amianto, naturalmente, un argomento che è una garanzia di successo.
Comunque, a poche centinaia di metri
da dove sto scrivendo adesso, esiste una proprietà statale dove sono presenti
ancora centinaia e centinaia di metri quadrati di coperture in amianto, che
potrei documentare senza alcuna difficoltà, mi si creda. Alla faccia…
Quindi?
“Che cosa ci inventiamo per mettere a girare
un bel po’ di quattrini, una cosa che faccia molta paura ma che non sia
dimostrabile in maniera esatta dal punto di vista scientifico” si è messo a pensare qualcuno. “Uhmm…l’ozono
no, l’atomo l’abbiamo già sfruttato….. le scie chimiche fanno veramente ridere
i polli…eureka! la Teoria del cambiamento climatico dovuto al riscaldamento globale
causato dalle emissioni di C02…”
Andiamo a cercare quali sono i paesi
più inquinatori e cerchiamoli su Wikipedia, di certo non un sito edonista trumpiano.
Wikipedia su una pagina da una parte
afferma questo:
e in un’altra quest’altro
Le emissioni russe sono il 5,6% rispetto al globale o il 17 virgola qualche cosa?
Già, se si cercano su Internet i valori delle emissioni dei singoli Paesi, si trovano discrepanze colossali da punto di vista scientifico, quando poi non del tutto manipolate, come è emerso quando Wikileaks pubblicò le mail di un professore britannico, sfegatato “riscaldista”, che intimava di non pubblicare certi risultati che erano del tutto in contrasto con le sue teorie.
Già, se si cercano su Internet i valori delle emissioni dei singoli Paesi, si trovano discrepanze colossali da punto di vista scientifico, quando poi non del tutto manipolate, come è emerso quando Wikileaks pubblicò le mail di un professore britannico, sfegatato “riscaldista”, che intimava di non pubblicare certi risultati che erano del tutto in contrasto con le sue teorie.
Ma insomma, a chi fa comodo questa storia?
Innanzitutto mi pare evidente sia in
corso una sorta di guerra se non proprio “fredda” almeno “freschina” tra Cina e
Stati Uniti, con Russia in sottordine, per i motivi per i motivi che a mia
personale visione sono esposti in questo articolo:
Continua
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