Alla fine degli anni ’50 la CIA,
sapendo che i sorvoli dell’URSS da parte degli U2 non sarebbero potuti
proseguire ancora per molto a causa del miglioramento delle difese aeree
sovietiche, commissionò ai laboratori “coperti” della Lockheed una specie di
aereo-razzo propulso con idrogeno, destinato a solcare i cieli sopra Mosca come
una cometa fiammeggiante, inintercettabile da parte di altri aerei o missili.
Iniziarono a studiare e
lasciarono perdere sin dai primi studi di fattibilità, già la sola produzione e
lo stoccaggio dell’idrogeno, dal quale
iniziarono, era una cosa troppo complessa, costosa e pericolosa. Non per niente
nelle memorie di Ben Rich, l’ingegnere aeronautico che subentrò al mitico Kelly
Johnson alla guida degli “Skunk Works”,
questo capitolo è intitolato “Blowing up
Burbank”.
Lasciato perdere l’idrogeno gli “Skunk works” progettarono gli aerei-spia
A12 per la CIA e il suo successore SR71 per l’USAF, aerei che, se prodotti
oggi, vale a dire sessant’anni dopo il primo volo, sarebbero un miracolo di
tecnologia. Era gente che se ne intendeva con fondi praticamente illimitati,
per l’epoca.
Ma l’Unione Europea non ha varato
solo questo di progetto la cui utilità è, per dirla in “politically correct”, dubbia. Basta pensare al sistema di
navigazione e posizionamento destinato a far concorrenza al GPS, e del quale,
fortunatamente, non ho più sentito parlare......ma non è detto che, aumma aumma, qualcuno ci stia ancora
guadagnando....
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