domenica 13 luglio 2014

Idrogeno





Alla fine degli anni ’50 la CIA, sapendo che i sorvoli dell’URSS da parte degli U2 non sarebbero potuti proseguire ancora per molto a causa del miglioramento delle difese aeree sovietiche, commissionò ai laboratori “coperti” della Lockheed una specie di aereo-razzo propulso con idrogeno, destinato a solcare i cieli sopra Mosca come una cometa fiammeggiante, inintercettabile da parte di altri aerei o missili.

Iniziarono a studiare e lasciarono perdere sin dai primi studi di fattibilità, già la sola produzione e lo stoccaggio  dell’idrogeno, dal quale iniziarono, era una cosa troppo complessa, costosa e pericolosa. Non per niente nelle memorie di Ben Rich, l’ingegnere aeronautico che subentrò al mitico Kelly Johnson alla guida degli “Skunk Works”, questo capitolo è intitolato “Blowing up Burbank”.

Lasciato perdere l’idrogeno gli “Skunk works” progettarono gli aerei-spia A12 per la CIA e il suo successore SR71 per l’USAF, aerei che, se prodotti oggi, vale a dire sessant’anni dopo il primo volo, sarebbero un miracolo di tecnologia. Era gente che se ne intendeva con fondi praticamente illimitati, per l’epoca.

Ma l’Unione Europea non ha varato solo questo di progetto la cui utilità è, per dirla in “politically correct”, dubbia. Basta pensare al sistema di navigazione e posizionamento destinato a far concorrenza al GPS, e del quale, fortunatamente, non ho più sentito parlare......ma non è detto che, aumma aumma, qualcuno ci stia ancora guadagnando....

Nessun commento:

Posta un commento