sabato 16 febbraio 2013

Rigorosi rendiconti




Nei primi anni ’80 un caro Amico lavorava in un’Amministrazione finanziaria dello Stato, attraverso la quale passava letteralmente una marea di soldi ( era, e penso sia ancora, l’Amministrazione attraverso la quale passano le imposte sui carburanti: ho detto tutto).

Laureato in Chimica e grande mente matematica, fu uno dei primissimi che iniziò, per gioco, a smanettare sui personal computer.

Stanco di dover riempire a mano moduli su moduli, per poi doverli riscrivere a macchina su stampati che, ricordo ancora, portavano l’intestazione “a rigoroso rendiconto”, come se un rendiconto potesse essere non rigoroso ( meraviglie dell’Amministrazione Italiana...) ci si mise di buzzo buono, e con il vecchio DOS e il Basic ( chi li ricorda ancora?) creò una serie di programmi per facilitare e sveltire enormemente tutto il lavoro.

Il Ministero competente, interrogato sulla possibilità di impiegare questi programmi fatti per hobby per la compilazione dei famosi stampati, rispose che allo Stato non importava nulla sul modo della scritturazione, importava solamente che le cifre venissero esposte sugli stampati (in uso presumibilmente dall’epoca giolittiana, a giudicare dal linguaggio impiegato) esclusivamente da esso Ministero forniti.

Bene, l’Amico riuscì a risolvere anche questo non facile problema.

Dopo qualche tempo, metà anni ’80 circa, la menzionata Amministrazione organizzò un Convegno circa le prospettive di una futura informatizzazione e l’Amico, con l’entusiasmo degli onesti e degli ingenui, chiese di recarvisi e di prendere la parola.

“Cari Colleghi, ho studiato questo programma informatico con il quale si può risolvere tutta una serie di problemi dei nostri uffici etc.... sarei felicissimo di fornirlo a titolo gratuito all’Amministrazione...” esordì con l’entusiasmo degli ingenui e degli onesti.....

Venne stoppato da un Vicecaposettore il quale gli fece capire che per l’informatizzazione il Ministero stava per stanziare la bella cifretta di cinque miliardi, per cui sarebbe stato assai meglio se si fosse immediatamente levato dai piedi con i suoi programmi ceduti all’Amministrazione a titolo gratuito.

A ricordo di una Grande Persona e di un Caro Amico.

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