domenica 29 settembre 2024

Vecchia scuola elementare

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Ovviamente, non posso che essere d'accordo: posso fare i nomi di miei compagni di scuola delle elementari (anni ’50…) che, provenienti da famiglie ai limiti della sussustenza, hanno raggiunto mete importanti nella vita. V'è anche però da dire che tutti i valori della società erano più sani, i modelli culturali dei giovani non erano quelli della velina, del calciatore o del "rapper" e, soprattutto, non esisteva ancora quell'egualitarismo deteriore che pretende che "tutti, se adeguatamente sostenuti, possono fare tutto", per cui, se io non raggiungo certi obbiettivi, non è colpa mia ma di chi non mi ha aiutato adeguatamente: come se il sottoscritto, appassionato di musica ma purtroppo "stonato come una campana" avesse voluto a tutti i costi non solo iscriversi ad un Conservatorio musicale per studiare Canto lirico, ma avesse anche preteso di esibirsi alla Scala di Milano.

No, non tutti possono avere le capacità per fare il cardiochirurgo, o progettare aeroplani che volino a Mach 3.
C'è anche da dire che, oggi come ieri, ci sono ragazzi di straordinaria intelligenza, volontà e bravura: una mia ex-alunna, di certo non abbiente, iscritta ad un famoso Politecnico, si mantiene in una costosa Città del Nord dando lezioni di Analisi Matematica ai suoi compagni. Ma oggi, a fronte di queste eccellenze, ovviamente minoranza, vi è una maggioranza a cui viene dato moltissimo per ottenere in cambio molto poco, e qui mi tengo su un registro linguistico politicamente corretto.

E qui ritorniamo all'assunto: un tempo (ben oltre quarant’anni orsono, quando per la prima volta misi piede in un’aula scolastica in qualità di insegnante) si ottenevano, a seconda delle capacità di ciscun alunno, tutti i livelli di apprendimento, dall’1 al 10: oggi esistono solo i valori estremi, che è l'esatto contrario di quello che chi ha voluto questo tipo di Scuola (il cambiamento non è di certo avvenuto per caso) si prefiggeva.

Che poi, al giorno d’oggi, per “concludere con un insuccesso l’anno scolastico” non solo non basti non aver raggiunto i più semplici e basilari elementi di conoscenza delle discipline, ma neppure aver dato fuoco ad un edificio scolastico o aver sparato ad un insegnante, questo è un altro discorso.

Bambini che attraversano il fiume con una carrucola per andare a scuola, provincia di Modena, 1959.
Oggi si va a scuola con il SUV 3000 cc del papà o con il Suvino della mammà; purtroppo, il benessere che abbiamo fortunatamente raggiunto grazie al lavoro di chi ci ha preceduti, non è stato supporto da un parallelo progresso morale.

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