venerdì 29 aprile 2022

Lo “spread”

 

Al giorno d’oggi i giornalistoni di regime e gli strapagati “conduttori” di talk-show televisivi, per non parlare dei professori universitari che alle cattedre preferiscono ormai le ben pagate poltrone dei suddetti, blaterano su quale atteggiamento l’Italia deve o non deve prendere nella crisi ucraina.

Per non parlare di certi politici che oggi tremano come foglie pensando che possa comparire in giro così, del tutto “casualmente”,  la ricevuta di qualche bonifico, sinora ben custodito in qualche cassetto.
Scritto in caratteri cirillici? Solo ipotesi personale questa, naturalmente... ma come dice Erodoto (Giulio Andreotti era una persona di grande cultura...) a pensar male...

Ma non capiscono che l’unica cosa cosa che l’Italia può fare è adeguarsi, volente o nolente, alle posizioni delle proprie Alleanze e a quelle del mondo economico occidentale in cui l’Italia è inserita?

Tutt'al più ,  potremmo"far' ammuina..."secondo le nostra inveterate abitudini ma " Ducunt volentem fata, nolentem trahunt, dicevano Lucio Anneo Seneca e ... Giacomo Casanova.
Perché altrimenti…
Nella foto seguente l’andamento e il valore del debito pubblico italiano

 


e il rating del nostro debito secondo le principali Agenzie (notare che il peggior rating è quello dell’Agenzia cinese… la Cina che sostiene l'economia italiana? ...seeeee....)

 

Sufficiente scendere ancora uno scalino, uno solo, e il debito pubblico italiano diventa spazzatura, con quello che ne consegue.
Per ora le Agenzie di rating, grazie a fatto che a Palazzo Chigi c’è il Prof. Draghi, hanno fatto quello che il poeta Orazio imputava ad Omero, vale a dire dormicchiare: ma se qualcuno le sveglierà, ad esempio con la svendita di qualche Bot, anche qui “casualmente” detenuto in qualche banca, come già fatto da qualcuno in un relativamente recente passato,  per tutti gli italiani saranno … brutti tempi.

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