Egregio Onorevole Berlusconi
non credo che Lei leggerà mai questa lettera, ma spero che
venga letta da un terzo attaché della sua Segreteria e che, risalendo per via
gerarchica, Le pervenga perlomeno il riassunto......
Ho votato per Lei sin dal ’94 e in tutte le tornate
elettorali successive, e anche se, le ultime volte, con qualche perplessità, ho
riposto in Lei la mia fiducia: questo mi dà, ritengo, la libertà, anzi il
dovere, di permettermi dirle quello che penso.
E perché l’ho votata?
Perché nella professione che ho svolto sino a qualche anno
fa ho fatto molta anticamera negli Assessorati regionali, comunali e
provinciali, tutti rigorosamente di sinistra: e ho avuto modo di rendermi conto
che la Sinistra ha fatto all’Italia e vorrebbe continuare a fare quello che Lei
avrebbe voluto fare alle “Olgettine....”
L’ho votata nella speranza che Lei potesse finalmente
indirizzare l’Italia lungo la strada della modernità, mandando il suo partito
al Governo per demolire un’organizzazione statale che dai primi anni ’60
mostrava una preoccupante deriva verso il modello sovietico: devo purtroppo
constatare che le mie aspettative sono andate deluse.
Certo non tutto quello che Lei non ha fatto è a Lei imputabile, tutt’altro: i partiti della conservazione
dello status quo, cone i rappresentanti della magistratura, i potentati
economici abituati ai debiti pubblici e ai guadagni privati, i carrieristi
politici alla Fini ( Lusi a tutti a tutti ha fatto capire a cosa serve
avere il totale controllo di un partitino, anche piccolissimo....) di tutto
hanno fatto, pienamente riuscendoci, per tagliarle le gambe: di questo mi rendo
benissimo conto.
Ad altre cose Lei è stato costretto, come ad un’innaturale
alleanza con la Lega: “ducunt volentem
Fata, nolentem trahunt” riporta Seneca.
La più grave sciagura che i Parlamenti che si sono
succeduti dagli anni ’60 in poi ci hanno inflitto è stata lo smisurato
trasferimento del potere di spesa ai c.d. “Enti locali”, concretizzati ad
esempio con l’abolizione dell’articolo 128 della Costituzione, che ha mandato a
carte quarantotto il bilancio statale: come si può cambiare l’Italia alleandosi
con un partito che del localismo fa la sua bandiera?
La Repubblica Italiana ha un disperato bisogno, per
riuscire a raddrizzare una situazione ormai critica, di ritornare ai primordi,
vale a dire a un sano centralismo, lasciando alle Regioni, Province, Comuni la
facoltà, si e no, di dipingere le panchine dei giardinetti pubblici di colore
blu o verde........
Vedi la situazione della Catalogna in Spagna e della Sicilia
e Sardegna in Italia.
Di certo Lei ha fatto non peggio della
gioiosa macchina da guerra che sarebbe stata al suo posto: nella professione che ho svolto sino ad
alcuni anni fa ho avuto purtroppo modo di fare spesso anticamera nelle
Segreterie di Assessorati Regionali, Provinciali e Comunali, di Sinistra nella
stragrande maggioranza, e mi sono reso perfettamente conto che i partiti degli
onesti esistono solo nella mente dei boy-scout e, anzi, più l’onestà viene
sbandierata, tanto meno i comportamenti fanno seguito alle parole. Lasciamo
perdere, ne avrei da dire......
Ma ci sono cose che sicuramente sono a
Lei imputabili.
Delle sue
frequentazioni e comportamenti privati a me, come cittadino, potrebbe anche
importare meno di nulla.
Anzi, l’accanimento
giudiziario contro di Lei, più che dimostrato dalle migliaia di perquisizioni
delle Fiamme Gialle nelle sue Aziende e il sostanziale nulla che ne è
scaturito, mi fa pensare che lei sia, tra tutti i grandi Imprenditori italiani
persona noin meno onesta di taluni noti per i loro blasoni e quarti di
nobiltà, anche politica.
Ma mi
consenta......... una citazione:
Ou. met.
II
846-850
“Non
bene conueniunt nec in una sede morantur
maiestas
et amor; sceptri grauitate relicta,
ille
pater rectorque deum, cui dextra trisulcis
ignibus
armata est, qui nutu concutit orbem
induitur faciem tauri mixtusque
iuuencis
mugit et in teneris formosus
obambulat herbis.”
Mi importa quindi, e
molto, se, a causa dei suoi eccessivamente leggeri comportamenti privati ( e in
parte anche pubblici), Lei dà modo ai suoi avversari (o forse sarebbe meglio
usare il vocabolo corretto, nemici) di attaccarla in maniera tale da farle
passare più tempo con i suoi Avvocati che in Consiglio dei Ministri; nemici che
così riescono a trovare nei suoi comportamenti il perfetto appiglio per poterla
distruggere politicamente e quindi, per quello che mi interessa, riescono
pienamente a vanificare il mio voto.
L’aver portato in Parlamento personaggi come la Carfagna,
la Carlucci e, oddio, la Brambilla...... la Brambilla, grazie alla quale, leggo
dai giornali, dovrò viaggiare sul Frecciarossa a fianco di un bel Rottweiler:
non c’è lavoro, i giovani non avranno mai una pensione, non si sa se lo Stato
Italiano onorerà i suoi impegni e la Brambilla cosa fa? si dà da
fare per far viaggiare i cani sul Frecciarossa .
Ma mi faccia il piacere.....
Viaggio spesso
all’estero, ho frequentazioni e faccio parte di Associazioni anglosassoni dove
a fronte di migliaia di Inglesi ci sono pochissime decine di Italiani: questo mi
ha insegnato che l’unico modo di trattare con le popolazioni al disopra del 50°
parallelo è quello di dimostrare che noi Italiani sappiamo essere, quando le
circostanze lo vogliono, molto più teutonici dei tedeschi: giocare al “cucù”
con la Merkel?
Ma quando mai......
Perché, in queste
Associazioni, devo essere avvicinato da cari Amici, serissime persone che, con
un’aria tra la preoccupata e l’ammiccante, mi chiedono quali sono le ultime
frequentazioni “of Mister Berlusconi”?
Detesto il Governo
Monti e non vedo l’ora che gli Universitari se ne ritornino alle loro
cattedre, ma direi che sotto questo aspetto, e solo su questo aspetto, sia
chiaro, ho apprezzato il suo stile.
Credo di essermi
dilungato per cui vengo subito alla conclusione.
Pur essendo da sempre di idee di destra ( purtroppo......
l’essere di sinistra mi avrebbe portato solo vantaggi... come diceva Ennio
Flaiano: "Io comunista? Non me lo posso permettere.....")
non ho mai considerato Indro Montanelli uno dei miei maîtres à penser,
tutt’altro; anzi, non mai comprato una copia de “Il Giornale” qundo lo
dirigeva.
Per cui la informo che nella prossima tornata elettorale le
mie narici rimarranno completamente libere.
Anche se le ultime
dichiarazioni di alti esponenti politici tedeschi, i quali hanno affermato che
una sua ricandidatura avrebbe serie ripercussioni sui rapporti tra Italia e
Germania, per non parlare dei sommovimenti di certe Procure, mi fanno rivenire
la voglia di rivotare per Lei ancora una volta....
Con stima e simpatia
Le porgo i miei saluti.
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